Alla scoperta dei raggi cosmici
Gli studenti delle scuole superiori di Torino e provincia partecipano all'International Cosmic Day
Che cosa sono i raggi cosmici e da dove provengono? Come possono essere misurate le particelle che li compongono? Queste sono alcune delle domande a cui il 6 novembre, in contemporanea ai loro coetanei di tutto il mondo, hanno cercato di dare una risposta 40 studenti degli istituti superiori Liceo Scientifico Statale, Gobetti-Segrè e Licei Classico e Scientifico Valsalice di Torino durante l’International Cosmic Day (ICD), organizzato nel capoluogo piemontese grazie al supporto dei ricercatori della Sezione dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e dell’Università di Torino.
Gli studenti di Torino hanno incontrato i ricercatori dell’INFN nell’Aula Informatica di Torino Esposizioni dell’Università di Torino. Oltre a Torino, l’INFN ha organizzato l’International Cosmic Day nelle città di Bari, Catania, Cosenza, Firenze, L’Aquila (presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, ad Assergi, con la collaborazione del Gran Sasso Science Institute), Genova, Lecce, Milano (presso le università di Milano e di Milano Bicocca), Napoli, Padova, Pavia, Perugia, Pisa, Roma (presso le università Sapienza e Tor Vergata), Siena (presso l’università di Siena), Trento e Trieste e vede la partecipazione di più di 1200 studenti.
L’International Cosmic Day si propone di avvicinare gli studenti delle scuole superiori al mondo della ricerca scientifica di frontiera, accompagnandoli tra i misteri dell’Universo racchiusi nei raggi cosmici. Gli studenti italiani, come altri coetanei all’estero, hanno analizzato i dati di un vero e proprio rivelatore di raggi cosmici, lo strumento con cui i ricercatori “vedono” la pioggia di particelle proveniente dal cosmo. Quando i raggi cosmici attraversano l’atmosfera terrestre, interagiscono con questa e vengono prodotte delle particelle secondarie, che al livello del mare sono nel numero di alcune centinaia al secondo per ogni metro quadrato di superficie.
Gli studenti hanno osservato il flusso di queste particelle secondarie, misurandone l’intensità e cercando di capire come questa dipenda dalla direzione di provenienza. Poi, attraverso una videoconferenza, hanno confrontato le loro risposte con quelle ottenute da gruppi di studenti di altre università e centri di ricerca in tutto il mondo. Alla fine della giornata gli studenti sono stati invitati a preparare, come in una vera collaborazione scientifica internazionale, un breve articolo in lingua inglese con i risultati ottenuti, e gli elaborati sono stati pubblicati tutti pubblicati online.
L’iniziativa è stata coordinata dal centro di ricerca tedesco DESY di Amburgo e organizzata in collaborazione, oltre che con l’INFN e altri partner, con i più importanti centri di ricerca che operano nell’ambito della fisica delle particelle: il CERN di Ginevra, il FERMILAB di Chicago e i gruppi International Particle Physics Outreach Group (IPPOG), il tedesco Netzwerk Teilchenwelt e lo statunitense QuarkNet. In Italia l’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con le Università che ospitano le Sezioni INFN.
La rete di Sezioni INFN partecipanti all’ICD è coordinata da OCRA – Outreach Cosmic Ray Activities, un programma della Commissione Terza Missione, che raccoglie le attività di outreach sul tema dei raggi cosmici.