Ezio Pelizzetti, scienziato e Rettore: innovazione nella scienza e capacità organizzativa
Si è spento a Torino all'età di 73 anni, il Prof. Pelizzetti, Rettore dell'Ateneo dal 2004 al 2013. Il ricordo dei colleghi del Dipartimento di Chimica
Ezio Pelizzetti è stato uno dei chimici analitici italiani di maggior rilievo nell’ultimo trentennio, sia per la predisposizione all'innovazione nella scienza che per la capacità organizzativa e la visione prospettica. Testimoniano la molteplicità dei suoi interessi culturali le due lauree in Chimica (1967) e in Scienze Politiche (1984).
Dopo un primo lavoro alla Ferrania-3M in cui si è occupato di coloranti per fotografia e di emulsioni fotografiche, come assistente alla cattedra di Chimica Analitica dal 1972 all’Università di Torino, si è interessato allo studio di equilibri e meccanismi di processi redox in soluzione e alle interfasi, specialmente in sistemi colloidali, e in seguito ai processi di ripartizione/trasporto e trasformazione di agenti inquinanti nell’ambiente, sempre con particolare interesse per gli effetti chimici della luce solare e il suo utilizzo. E’ stato un pioniere nella caratterizzazione delle dinamiche ambientali degli inquinanti e dei loro prodotti di trasformazione.
Il Prof. Pelizzetti ha intravisto prima di altri all’inizio degli anni ’80 le possibilità di sviluppo della chimica analitica ambientale, ottenendo il primo corso in Italia di Analisi degli Inquinanti (1980). L’innovazione scientifica ha lasciato il segno in letteratura, essendo stato fra i primi a proporre l’uso della luce solare tramite fotocatalisi con semiconduttori per il water-splitting (foto-elettrolisi dell’acqua) e per la decontaminazione ambientale, tematica su cui ha cresciuto un gruppo di ricerca con forte rilevanza internazionale.
Autore di circa 500 pubblicazioni scientifiche (H-index 64), rassegne, monografie sulle più quotate riviste internazionali, è stato uno dei pochi scienziati italiani a comparire nell’elenco degli scienziati più citati al mondo nel campo delle scienze ambientali. Inoltre è stato membro di numerosi comitati editoriali, attivo organizzatore di convegni, con una rete eccellente di collaborazioni internazionali, e curatore di molti libri sulle tematiche scientifiche di suo interesse.
Oltre alle sue caratteristiche di eminente scienziato, i colleghi del Dipartimento e la comunità scientifica nazionale e internazionale lo ricordano per la sua cordialità e giovialità, la capacità di sintesi e di previsione sui sistemi complessi, non solo in campo scientifico.