Il futuro della genetica in campo medico
L’apporto della genetica può diventare fondamentale per la cura della persona e in generale nel campo della medicina. Esperti da tutto il mondo si confrontano sullo stato dell’arte e sulle più recenti scoperte tecnologiche della genomica.
Palazzo Carignano diventa il centro della genetica internazionale. Nel palazzo che ospita il Museo del Risorgimento si apre il convegno dal titolo “Future of Genetics in Medicine and beyond” organizzato dalla Fondazione Internazionale Menarini con il patrocinio dell’Università di Torino e della Città della Salute e della Scienza di Torino. Esperti provenienti da tutto il mondo si incontrano a Torino per discutere l'importanza della genetica come strumento ormai indispensabile nel campo della medicina.
Il contributo di questa disciplina ha permesso di sperimentare nuovi approcci diagnostici e terapeutici per una precoce previsione e potenziale prevenzione di molte malattie, da quelle ereditarie a quelle più comuni. Il quadro normativo della sanità pubblica ospita un numero crescente di linee guida che suggeriscono di includere le analisi del DNA non solo per le 8000 malattie genetiche strettamente ereditarie, ma anche per le diagnosi e la cura di malattie comuni quali i tumori, l'Alzhheimer, il diabete o l'infarto del miocardo.
Le conoscenze che la genetica ha prodotto stanno cambiando il modo di intendere la cura della persona. Oggi si parla sempre più di medicina personalizzata o di precisione e come afferma ai microfoni di Unitonews il prof. Antonio Amoroso, docente di genetica medica in UniTo: "Già oggi i farmaci che noi prendiamo, alcune volte, sono tarati in base alle caratteristiche genetiche che possediamo e questo sarà sempre più frequentemente adottato nelle cure del prossimo futuro".