Il Bosco: un bene indispensabile. A Torino il IV Congresso Nazionale di Selvicoltura
Dal 5 al 9 novembre il Centro Torino Incontra ha ospitato 16 sessioni tematiche e 6 tavole rotonde
Dal 1954, anno in cui si svolse a Firenze il primo Congresso Nazionale di Selvicoltura, al bosco sono state attribuite funzioni diverse. Oggi, per la quarta edizione del congresso in scena a Torino dal 5 al 9 novembre, il bosco è considerato un bene indispensabile per un presente vivibile e un futuro possibile.
L'evento, organizzato dall’Accademia Italiana di Scienze Forestali con la
collaborazione dell’Università degli Studi di Torino e della Regione Piemonte, si è svolto presso il Centro Torino Incontra, in via Nino Costa 8. Hanno aderito le più importanti istituzioni accademiche e
scientifiche italiane del mondo ambientalista e naturalista, nonchè le
principali organizzazioni professionali del settore produttivo e
industriale. Lunedì 5 novembre si è tenuta la conferenza inaugurale della manifestazione, alla presenza - tra gli altri - del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa e dell’Assessore all'Ambiente della Regione Piemonte Alberto Valmaggia.
Proprio il Ministro Costa ha sottolineato come, dal punto di visto del suo Ministero, "il bosco non é solo un elemento prioritario ma un fattore strategico”, sia per le politiche di protezione della biodiversità e dell’ambiente e sia per la gestione sostenibile del territorio. Il Ministro ha anche evidenziato l’importanza della lotta contro il consumo e lo spreco di suolo e si é detto favorevole a una defiscalizzazione del lavoro in bosco (fiscalità di vantaggio). Altre tematiche oggetto di discussione sono state lo sviluppo sostenibile delle aree interne (dove sull’80% della superficie del territorio nazionale vive il 20% della popolazione), il ruolo che ha il bosco nella regimazione della acque ed nella messa in sicurezza del territorio (il 70% dei comuni italiani si trova in aree con potenziale rischio idrogeologico) e l’impatto che i cambiamenti climatici avranno sui popolamenti forestali e sul ruolo che le stesse foreste avranno nella mitigazione del fenomeno.
Presente anche il Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali, Prof. Orazio Ciancio, che nella sua relazione introduttiva ha sottolineato l’importanza della conoscenza, instesa come unico strumento e antidoto nei confronti di approcci troppo conservativi o eccessivamente produttivi.
La giornata inaugurale si é conclusa nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale con la proiezione del documentario “Il capolavoro del bosco” del regista Fabio Toncelli, seguita da una una tavola rotonda dal titolo “Relazioni tra uomo e foresta”, moderata da Enrico Camanni, a cui hanno partecipato lo stesso regista, Luca Mercalli, Giorgio Vacchiano ed Elisa Cozzarini.
Un programma fitto di impegni, che ha visto l'alternarsi di 16 sessioni tematiche e 6 tavole rotonde.