L'evoluzione delle frontiere occidentali ai tempi della globalizzazione
Migranti, sicurezza e commercio sono i temi discussi durante il convegno intitolato "Verso nuove frontiere? La trasformazione delle frontiere in un rinnovato sistema internazionale".
Il mondo "senza frontiere" preconizzato alle fine del secolo scorso oggi è messo a dura prova da nuovi nazionalismi e protezionismi che negano le logiche di una geopolitica aperta, aspirando così a invertire la rotta del processo di globalizzazione.
Oggi giorno infatti, si assiste a un cambiamento nel sistema mondiale che stravolge le regole del gioco di un sistema che ormai da tempo è attraversato da crisi diffuse che hanno spesso prodotto una paralisi della governance internazionale.
Sono queste le tematiche discusse durante il convegno intitolato "Verso nuove frontiere? La trasformazione delle frontiere in un rinnovato sistema internazionale", organizzato dalla rete Rec Fronteras e dal Dipartimento di Culture Politica e Società dell’Università di Torino.
Con interventi di studiosi provenienti dall’America Latina, dagli Stati Uniti e dalle università italiane si sono analizzate le dinamiche di cambiamento che le frontiere del XXI secolo devono affrontare in un mondo che mette in discussione quello stesso processo di globalizzazione che fino ad ora aveva definito il contesto di riferimento degli studi sui fenomeni frontalieri.
Attraverso un approccio multidisciplinare e comparativo, sono stati presi in analisi i processi di ri-fronterizzazione e de-fronterizzazione, la governance e i suoi rinnovati processi di integrazione regionale e transnazionalizzazione della politica, così come il possibile grado di reversibilità di tali processi, nuovi modelli teorico-concettuali, che prendano in considerazione le nuove concezioni della frontiera, rinnovate considerazioni sul significato della mobilità umana e della sua relazione con l'integrazione regionale, all'interno della complessa e contraddittoria situazione dei flussi migratori.