UniTo per la cooperazione giudiziaria europea in materia penale
Intervista a Caroline Peloso, ricercatrice e docente del Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università di Torino
La cooperazione giudiziaria in materia penale è ritenuta di primaria importanza per il buon funzionamento di uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, privo di frontiere interne. Nell'Unione europea questo obiettivo è stato perseguito anche attraverso l’adozione di atti normativi basati sul principio del reciproco riconoscimento.
La Direttiva 2014/41/UE, del 3 aprile 2014, relativa all’Ordine europeo di indagine penale (“direttiva sull’ordine europeo d’indagine” o “direttiva OEI”) ha applicato questo principio alla raccolta e al trasferimento delle prove nei procedimenti penali ed è stata introdotta per migliorare la cooperazione giudiziaria europea in materia probatoria. La Direttiva è vincolante per 25 Stati membri, con l’esclusione, quindi, di Irlanda e Danimarca).
Vi sono tuttavia numerose questioni teoriche e pratiche, sorte con l'adozione della nuova Direttiva. Per questo motivo, sette centri di ricerca europei, tra cui UniTo, si sono uniti per cooperare in un progetto denominato European Investigation Order – Legal Analysis and Practical Dilemmas of International Cooperation (EIO-LAPD Project).
L'attuazione della direttiva è stata carente in molti Stati membri, nonostante la sua importanza nella lotta contro il crimine transnazionale e per il buon funzionamento dello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia in generale. Anche se tutti gli Stati membri erano obbligati a recepire la direttiva entro il 22 maggio 2017, molti di essi hanno trasporto la direttiva in ritardo, così come si evince dai report della Rete Giudiziaria Europea (EJN).
A questo proposito, il progetto EIO-LAPD si pone una serie di obiettivi: da un lato, approfondire l'applicazione pratica dell'OEI e la sua relazione con altri strumenti di cooperazione giudiziaria penale europea; dall’altro, dotare gli Stati membri di conoscenze specialistiche sulle procedure relative all’OEI, così facilitandone l'applicazione pratica.
Nella 48a riunione plenaria sull'applicazione pratica della Direttiva , svoltasi a Malta nel giugno 2017, è stato indicato l’"urgente bisogno di linee guida, sia a livello UE che a livello nazionale", al fine di garantire l’adeguata formazione degli operatori del diritto sull’OEI.
Anche l'Agenda UE per la Giustizia del 2020 afferma esplicitamente che "gli strumenti concordati a livello UE devono essere recepiti dagli Stati membri, attuati e utilizzati in modo efficace" e che "ogni operatore del diritto nazionale - dagli avvocati [...] ai giudici e ai pubblici ministeri [...] - dovrebbe anche conoscere il diritto UE ed essere in grado di interpretare e applicare efficacemente il diritto UE".
Di conseguenza, ogni centro universitario di ricerca coinvolto nel progetto EIO-LAPD ha prodotto un report composto da un’analisi della normativa interna sull’implementazione della direttiva in questione e dai risultati dell’indagine promossa presso i professionisti (magistrati, avvocati e personale amministrativo) che utilizzano in concreto tale strumento.
I report hanno confermato, in via generale, come l’OEI sia uno strumento di grande utilità nel contesto della cooperazione europea in materia probatoria, pur evidenziando come non sia ancora un meccanismo perfettamente rodato.
All’esito di questa fase sono state redatte delle Guidelines che hanno avuto l’obiettivo di mettere in luce le problematiche emerse in relazione all’uso dello strumento di OEI e che intende suggerire buone pratiche applicative per gli operatori che lo utilizzano, anche e sopratutto alla luce dell’attività di indagine sul campo condotta presso gli stessi operatori giudiziari.
Il progetto EIO-LAPD intende continuare ad aggiornare il documento di Guideliens e alimentare il progetto di disseminazione scientifico anche attraverso il sito internet www.eio-lapd.com e la pagina Facebook dove è possibile consultare il materiale raccolto e prodotto (articoli, podcast, conferenze etc..) e il relativo blog con contributi aggiornati.