UNITA Borders: conoscere i confini per superare le discriminazioni
La prima edizione del Blended Intensive Programme UNITA sul tema dei confini ha coinvolto 25 studenti di 9 Università e 16 docenti europei ed extra-europei
Dal 17 al 21 luglio il Campus Luigi Einaudi ha ospitato la prima edizione del Blended Intensive Programme Erasmus UNITA Borders, organizzato dal prof. Massimiliano Demata del Dipartimento di Culture, Politica e Società, che ha visto la partecipazione di 25 studenti e studentesse provenienti dalle Università dell'Alleanza UNITA e dalle Università di Saarland (Germania), Grenoble Alpes (Francia), Valladolid (Spagna).
Il corso ha approfondito - in un'ottica interdisciplinare - il concetto di confine dal punto di vista culturale, sociale e politico nel contesto delle trasformazioni che stanno avvenendo in diverse parti del mondo: come aree di contatto e scambio tra nazioni e culture, i confini possono anche essere il fulcro di pratiche discriminatorie di esclusione, controllo e contenimento, per esempio bloccando o rallentando l'immigrazione o addirittura causando conflitti tra le nazioni.
In linea con la missione dell’Alleanza UNITA, il BIP Borders ha analizzato il ruolo delle frontiere nel contesto dell’Unione Europea. Alcuni eventi recenti - tra cui il referendum sulla Brexit del 2016, la pandemia e il conflitto russo-ucraino - hanno messo in discussione la stabilità dell’ordine internazionale. Nel contempo, l’UE mette sotto pressione lo spazio di scambio aperto e senza confini tra diverse nazioni e comunità.
La presenza dell'Università di Saarland tra i partner co-organizzatori del BIP ha marcato una prima fase di collaborazione con l'Alleanza europea Transform4Europe (T4EU), di cui Saarland è membro: una collaborazione che proseguirà nel 2024 con l'organizzazione di una nuova edizione del BIP sul tema dei confini.