Storytelling e disagio mentale, la rappresentazione della follia nell'arte e nella letteratura
Il corso fornisce una panoramica delle principali narrazioni e rappresentazioni della follia e del disagio mentale nel corso della storia
Conoscere la storia della rappresentazione della follia e del disagio mentale, collegare criticamente tali rappresentazioni con le scienze, la medicina, la società, la cultura e la politica, comprendere l'influenza reciproca di società, scienze e storia nella maniera di rappresentare e capire il disagio mentale e la follia.
Sono questi gli obiettivi che si pone il corso di Storytelling e disagio mentale che il Prof. Alvise Sforza Tarabochia, docente e ricercatore presso il Dipartimento di Lingue Moderne della University of Kent e visiting professor presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell'Università di Torino, terrà durante tutto il mese di maggio e fino al 7 giugno.
Il corso, destinato a tutti gli studenti di discipline psicologiche, sociali e umanistiche, offre una panoramica storica della rappresentazione della follia e del disagio mentale in letteratura e nelle arti visive. Introduce i principali topoi letterari e visivi che hanno governato la rappresentazione del disagio mentale, studiando per esempio la fisiognomica e la frenologia nelle loro connessioni con pittura, fotografia e medicina.
Durante le lezioni si prenderà in considerazione il manicomio come luogo di segregazione, e verranno analizzate inoltre le narrazioni in prima persona (come ad esempio i diari degli internati) di pazienti e psichiatri, cercando di valutare l'impatto sulla letteratura della psicanalisi e le possibilità terapeutiche dello storytelling.
"Il legame tra psicanalisi e letteratura è estremamente stretto". - spiega il Prof. Tarabochia - "La grande rivoluzione che porta la psicanalisi è una rivoluzione narrativa e letteraria proprio perché i sintomi dei disturbi mentali parlano e hanno un significato, si sviluppano per dare senso a delle esperienze a cui altrimenti non potremmo darne".
Tutte le informazioni sul corso si trovano qui