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  • Spostare gli oggetti con la mente? Si può
20 set 2017

Spostare gli oggetti con la mente? Si può

caschetto brain computer interaction

Ricercatori al lavoro sulla "brain computer interaction"

Il laboratorio di Human Computer Interation del centro interdipartimentale ICxT, il Centro Interdipartimentale di Innovazione dell'Università di Torino, che ha fra gli obiettivi principali lo studio dell'interazione fra l'uomo e il computer, sta sperimentando un progetto legato alla Brain-computer Interaction. Nello specifico il team guidato dalla Prof.ssa Cristina Gena, sta utilizzando un caschetto che, se indossato, permette di trasformare i livelli di concentrazione e di meditazione del cervello in input e a trasmetterli ad un dispositivo esterno, in questo caso un robot, creando interazione. In pratica il dispositivo esterno riceve comandi direttamente da segnali derivanti dall'attività cerebrale e nel caso dell'esperimento dei ricercatori torinesi, si muove.

La tecnologia, su cui molti studiosi italiani e stranieri sono al lavoro, permette un approccio totalmente innovativo in numerosi ambiti di applicazione, dalla domotica alle tecnologie assistive. Si può facilmente immaginare, come, nei casi di grave disabilità motoria, sfruttare l'attività neuronale per compiere gesti, possa rappresentare un elemento di grande innovazione e speranza per molti pazienti, per i quali, oggi, molti gesti semplici, come accendere o spegnere una luce, sono impossibili.

Ma come funziona l'interazione? Molto semplicemente il caschetto misura l'attività celebrale (gli impulsi elettrici che si generano quando i neuroni interagiscono) e attraverso una comunicazione bluetooth dà l'input ad un robot, in pratica "comanda" con un task di concentrazione, il movimento al robot. I ricercatori hanno aggiunto alla sperimentazione con il caschetto anche l'interazione anche con un "braccialetto" che attraverso l'elettromiografia, rileva i movimenti del braccio che nello stesso modo vengono trasmessi al robot e aggiungono ai movimenti in avanti e indietro del dispositivo anche le rotazioni comandate dal braccio.

Guarda la video-intervista a Cristina Gena


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