Siglato accordo di collaborazione tra UniTo e la Wenzhou Medical University
Firmato un memorandum per la realizzazione congiunta e coordinata di programmi di didattica e di ricerca. La struttura di riferimento sul lato torinese è il Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi di Montalcini"
L’Università di Torino (UniTO) e l'ateneo cinese Wenzhou Medical University (WMU) hanno siglato un protocollo di collaborazione in ambito didattico e di ricerca. Il Memorandum of Understanding, firmato l’11 novembre dal Rettore Stefano Geuna e dal presidente della WMU Li Xiaokun (professore di genetica), segue di poche settimane il gemellaggio fra le due città: Torino e Wenzhou, che conta 3 milioni di abitanti ed è situatata a sud di Shanghai.
La relazione fra le due università è stata inizialmente favorita dal Consolato Generale d’Italia a Shanghai. Fra i motivi principali c’è il fatto che la comunità cinese italiana, e quella torinese non fa eccezione, proviene per il 60% da Wenzhou e provincia. La seconda motivazione è di natura strategica: il governo cinese ha, negli ultimi anni, favorito e finanziato una politica finalizzata a permettere alle università cinesi di accrescere la loro qualità scientifica e di migliorare la posizione nei ranking internazionale. Anche la WMU è oggetto di importanti finanziamenti sia a livello locale che nazionale. Sul lato torinese la struttura di riferimento è il Dipartimento di Neuroscienze “Rita Levi di Montalcini” e il coordinatore scientifico il Prof. Alessandro Vercelli.
La collaborazione tra le due Istituzioni prevede la realizzazione congiunta e coordinata di programmi di didattica e di ricerca, tra cui: realizzazione di progetti di ricerca e iniziative di comune interesse; mobilità di docenti, ricercatori, dottorandi, studenti e personale tecnico-amministrativo; utilizzo congiunto di laboratori, infrastrutture, biblioteche; partecipazione congiunta a conferenze e congressi; condivisione di informazioni, pubblicazioni scientifiche e altro materiale didattico e scientifico di interesse per entrambe le istituzioni. Alla firma è seguito un breve seminario sul tema "Healthy Ageing".