PRIMED. Il progetto per comprendere e favorire l'inclusione dei cittadini musulmani
20 Atenei coinvolti e corsi di Alta Formazione per i protagonisti delle politiche di integrazione
Prevenzione e Interazione nello Spazio Trans-Mediterraneo. È l'acronimo di PRIMED, il progetto presentato martedì 12 febbraio nell'Aula Magna del Rettorato agli Studi dell'Università di Torino. Più di 20 Atenei coinvolti, tra cui, oltre agli Istituti italiani, anche quelli dei Paesi OCI (Organizzazione della Cooperazione Islamica), per affrontare in modo interdisciplinare i bisogni conoscitivi e operativi
connessi ai processi d’integrazione dei cittadini musulmani.
Tre gli ambiti in cui si muove l'inizativa: la cooperazione scientifica internazionale, la formazione dei dirigenti e del personale religioso e l’Alta Formazione rivolta ai protagonisti delle politiche dell’integrazione, in ambito pubblico e privato.
L’obiettivo è quello di fornire a operatori di
diversi settori, dalla scuola alla sanità, dal mondo del lavoro a quello
dei servizi socio-assistenziali, nozioni fondamentali sulle dinamiche
socio-culturali e bisogni i più diffusi che contraddistinguono la
popolazione musulmana.
PRIMED prevede inoltre una Winter School in Marocco,
destinata a 20 dirigenti del sistema penitenziario italiano e dell’OCI,
con docenti italiani e stranieri esperti sui temi della
radicalizzazione e del proselitismo jihadista, e la riattivazione del Master di primo livello in “Studi sull’Islam d’Europa” presso le Università di Padova e
del Piemonte Orientale. Inoltre, il progetto mette a disposizione
visiting, corsi congiunti e una summer school per chiunque voglia
approfondire le tematiche oggetto dell’iniziativa.
L’Ateneo di Torino è coinvolto prioritariamente nelle attività di Alta
formazione rivolte a personale dell’area medica e socio-sanitaria, dei
servizi socio-assistenziali ed economici, oltre ad un approfondimento
sulla comunicazione interculturale. Si tratta di un’importante
operazione di formazione e aggiornamento, che intende offrire – grazie
anche alla collaborazione con istituzioni e soggetti del terzo settore –
un’occasione di apprendimento e discussione sull’attuale contesto
italiano.
"È una grande opportunità, nonché una sfida significativa di collaborazione tra Atenei italiani e Atenei della Cooperazione Islamica", ha dichiarato la Prof.ssa Roberta Ricucci, responsabile del progetto PRIMED per l'Università di Torino. Parole a cui fanno eco quelle della Viceministra degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, Prof.ssa Emanuela Del Re, presente nella doppia veste di politica e accademica: "Si approfondiscono temi che oggi sono importantissimi, come il rapporto con l'Islam e le comunità musulmane. PRIMED è un progetto eccellente - continua Del Re - non a caso ha ottenuto finanziamenti ed è in rete con molte altri Atenei". Tra questi figura l'Università del Piemonte Orientale che, come ricorda il Prof. Roberto Mazzola, è "capofila di questa cordata accademica. Ci saranno dei responsabili per ogni singola azione - spiega Mazzola - e il nostro è un ruolo di coordinamento delle diverse attività che verranno svolte nel progetto".