Patto per le medaglie dei Giochi Mondiali Universitari invernali: per Torino 2025 le disegneranno i talenti dell’Accademia Albertina
Torino 2025 prende forma e così le sue medaglie. Il Comitato Organizzatore dei Giochi Mondiali Universitari di Torino, in programma tra due anni (13-23 gennaio 2025) in cinque località piemontesi (Torino, Torre Pellice, Pinerolo, Bardonecchia e Pragelato), ha iniziato una significativa collaborazione con l'Accademia Albertina di Belle Arti per la creazione delle sue medaglie d’oro, d’argento e di bronzo che andranno al collo dei migliori studenti atleti della neve e del ghiaccio in arrivo da ogni angolo del pianeta.
Questa mattina c’è stata la conferenza di presentazione nel cuore del capoluogo piemontese, con Paola Gribaudo (presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti) ed Edoardo Di Mauro (direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti) a fare gli onori di casa. Nella conferenza, moderata da Paolo Verri (responsabile del programma culturale di Torino 2025) e tradotta LIS (Lingua dei Segni Italiana) grazie alla collaborazione di Michela Ferraro, sono intervenuti Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte e presidente del Comitato d’onore di Torino 2025), Alessandro Ciro Sciretti (presidente dei Giochi di Torino 2025 e dell’Edisu Piemonte), Riccardo D’Elicio (presidente del CUS Torino e vicepresidente vicario di Torino 2025), Stefano Geuna (Rettore dell’Università di Torino) e Bartolomeo Biolatti (Rettore dell’Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo).
Con l’obiettivo di respirare da subito l’energia dei Giochi Mondiali Universitari invernali (la rassegna ideata nel 1959 dal presidente del Cus Torino Primo Nebiolo), il meglio dei Giochi del 2023, che prenderanno forma dal 12 gennaio a Lake Placid negli Stati Uniti, verrà proiettato sulla facciata esterna Rotonda del Talucchi, nel cortile interno dell’Accademia Albertina. L’ingresso potrà avvenire dai numeri civici 6 o 8 di via Accademia Albertina a Torino e le proiezioni delle gare di Lake Placid, per la durata di un’ora, saranno in programma dal 12 al 22 gennaio 2023 alle ore 17 italiane. Le competizioni vedranno in gara 1443 atleti (832 uomini, 611 donne), in rappresentanza di 43 Paesi di tutto il mondo e la bellezza di 595 università sparse per il globo. La delegazione azzurra scelta dalla FederCUSI sarà composta da 34 atleti (qui la news completa: https://www.cusi.it/
Domenica 22 gennaio, nella Cerimonia di chiusura di Lake Placid, in cui ci sarà il passaggio della bandiera FISU dalle mani di Art Devlin (sindaco della località americana) a quelle di Stefano Lo Russo (primo cittadino di Torino), alla presenza delle massime autorità della Regione Piemonte con il presidente Alberto Cirio e l’assessore allo sport, Fabrizio Ricca, oltre all’assessore comunale allo sport, Domenico Carretta. Proprio quel giorno, all’Accademia Albertina, alle ore 16, è previsto inoltre il laboratorio artistico Le medaglie degli dei, che permetterà ai bambini, con le loro famiglie, di mettersi alla prova nella realizzazione di splendide medaglie d’oro, dopo aver visto nelle sale della Pinacoteca Albertina, nell’ambito della mostra Neoclassicismi a Torino, quelle realizzate dalla nostra Accademia di Belle Arti tra il Settecento e l’Ottocento. Qui tutti i dettagli e le modalità di prenotazione: http://www.pinacotecalbertina.
Queste dichiarazioni dei relatori:
Paola Gribaudo (presidente dell’Accademia Albertina di Belle Arti): «Sono felice ed emozionata. Un mese fa ci è stato proposto questo progetto e abbiamo subito aderito con entusiasmo. È un grande evento che collega l’arte allo sport. Vi aspettiamo per assistere alle gare di Lake Placid 2023 che proietteremo a partire dalle 17. Per il 22 gennaio abbiamo organizzato un laboratorio artistico per bambini, che potranno mettersi alla prova con la realizzazione delle medaglie degli dei».
Edoardo Di Mauro (direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti): «Per noi si tratta di una grande occasione di collaborazione con una manifestazione prestigiosa. Il connubio tra arte e sport è imprescindibile. Ricordo bene i Giochi Mondiali Universitari estivi del 1970, di cui abbiamo qui le medaglie. Questa manifestazione è sempre stata legata alla città di Torino. I nostri studenti parteciperanno a un laboratorio di idee per disegnare le medaglie. Offriremo il miglior prodotto creativo possibile».
Alessandro Ciro Sciretti (presidente dei Giochi di Torino 2025 e dell’Edisu Piemonte): «Vogliamo aumentare la conoscenza internazionale del sistema universitario del Piemonte che, oltre alle Università, ha altri istituti di formazione di alto livello. È fondamentale che si faccia rete. L’obiettivo è attrarre talenti e competenze. Lo sforzo ulteriore è fare sì che queste competenze rimangano sul nostro territorio una volta acquisiti i titoli. Abbiamo investito 81,5 milioni in borse di studio nel 2022 in Piemonte, oltre 30 milioni in più rispetto all’anno prima. È un percorso condiviso a qualsiasi livello istituzionale per sviluppare il sistema dell’alta formazione. I Giochi Mondiali Universitari sono un evento di tutto il territorio per sviluppare città e regione».
Riccardo D’Elicio: «Questo evento per me era un sogno. Tanti studenti verranno qui in qualità di atleti e troveranno una città accogliente, a fortissima vocazione universitaria, che spero possa arrivare a 150.000 iscritti all'ateneo. Ora sono all'incirca 120.000. Dobbiamo giocarci bene questa grande opportunità».
Fabrizio Ricca (assessore allo Sport della Regione Piemonte e presidente del Comitato d’onore di Torino 2025): «Grazie a questo evento, siamo tornati in corsa anche per le Olimpiadi Invernali 2026. La Regione è al fianco di tutti per questo grande evento. Finalmente la fiamma del sapere tornerà a Torino dopo l’evento di Lake Placid e non vediamo l’ora».
Stefano Geuna (Rettore dell’Università di Torino): «Siamo di fronte a un’occasione importantissima. Celebriamo un connubio tra sport, cultura e arte che sono parte della crescita di questo territorio. Tre settori che sono un grande motore di sviluppo per il Piemonte».
Bartolomeo Biolatti (Rettore dell’Università Scienze Gastronomiche di Pollenzo): «Insieme alle altre università creeremo un centro studi sul cibo sostenibile. Un cibo salubre, buono e gustoso che consenta agli atleti di superare i limiti che cercano ogni giorno di infrangere. Un cibo che non causi sofferenza al pianeta. A Pollenzo lavoriamo molto su questi valori, che teniamo sempre in considerazione nelle nostre scelte».