A Ostana UniTo sperimenta l’università europea
L'alleanza universitaria UNITA con il progetto Rural Mobility ha dato l'opportunità a studenti di diversi Atenei europei di guardare alla montagna con una nuova prospettiva
Nel 2020, grazie all’iniziativa “Università Europee” nell’ambito del programma ERASMUS+, nasce UNITA - Universitas Montium: un’alleanza di 6 Atenei Europei, coordinata dall’Università di Torino.
Le università dell’alleanza UNITA (Università di Beira Interior in Portogallo, Università di Zaragoza, in Spagna, Università di Pau et des Pays de l’Adour e Università Savoie Mont Blanc in Francia, Università de Vest din Timisoara West, in Romania, Università di Torino, Italia) condividono caratteristiche, sfide e valori comuni. La posizione geografica in territori rurali e transfrontalieri di montagna, l’uso di lingue romanze e la ricerca sui temi del patrimonio culturale, dell’economia circolare e delle energie rinnovabili, rappresentano gli elementi chiave intorno a cui UNITA si propone di trasformare le attuali dinamiche formative, per la costruzione dell’università del futuro, in un’ottica di co-progettazione inclusiva e sostenibile.
È in questo contesto che nasce la “Rural Mobility”, un programma che offre alle studentesse e agli studenti dell’alleanza UNITA opportunità di tirocinio presso enti e aziende in piccole comunità rurali e di montagna, per sperimentare nuove forme di sinergia tra formazione, ricerca e sviluppo sostenibile del territorio.
La prima edizione di UNITA “Rural Mobility”, lanciata nella primavera 2021, ha permesso di offrire 40 stage distribuiti tra Spagna, Portogallo, Italia e Romania.
La “Rural mobility” organizzata dal nostro Ateneo ha ospitato 6 tra studenti e studentesse, provenienti da diverse università dell’alleanza e si è svolta nel periodo dal 16 Agosto al 5 Settembre 2021 a Ostana, un piccolo comune nelle alpi occidentali, in provincia di Cuneo, che rappresenta un modello unico di rigenerazione e sviluppo sostenibile nel nostro territorio, grazie a una rete di attori qualificati e che conta numerosi progetti di ricerca e sviluppo su temi chiave della nostra alleanza.
La proposta di “Rural mobility” a Ostana è stata il frutto di una co-progettazione tra UNITO e la cooperativa VISOAVISO che gestisce le attività culturali di Ostana, in sinergia con i diversi attori del territorio e in stretta collaborazione con il centro per la ricerca sui fiumi alpini Alpstream.
Durante le tre settimane di stage, Andrea (Università di Torino), Catalina (Università de Vest din Timisoara), Marcos e Veronica (Università di Zaragoza), William (Università di Pau) e Andressa (Università di Beira Interior) hanno potuto sperimentare una dimensione comunitaria internazionale e sviluppare competenze interdisciplinari e trasversali vivendo un modello innovativo di sviluppo sostenibile montano.
Con il loro lavoro, sulla base delle competenze specifiche di ciascuno, hanno contribuito allo sviluppo e messa in opera di alcuni dei progetti culturali gestiti da VISO A VISO (Libreria Vivente delle Alpi, Libreria Aperta di Ostana, Monviso PLAY). Sotto la guida esperta del Prof. Stefano Fenoglio, dei suoi collaboratori di Alpstream, e delle guide del Parco del Monviso sono stati introdotti alla scoperta del territorio, della biodiversità dei fiumi e della loro gestione, e hanno visitato importanti siti storici e culturali.
Un aspetto caratterizzante dell’esperienza a Ostana è stata l’attività didattica svolta con la Prof.ssa Elisa Corino che coordina una delle azioni chiave del progetto UNITA dedicata all’intercomprensione tra lingue romanze. Si è trattato di un’occasione unica per sperimentare questo metodo come strumento per valorizzare il plurilinguismo e favorire la comunicazione in un contesto di convivenza e cooperazione internazionale.
La “Rural Mobility” a Ostana è stato un progetto pilota che ha trovato la sua forza nella co-progettazione tra il nostro Ateneo e gli attori del territorio, secondo una visione comune, e si è nutrito dell’entusiasmo e dell’energia degli studenti e di tutti gli altri attori coinvolti. Le basi sono state create per fare di questa nuova forma di mobilità promossa da UNITA una forte occasione di crescita, internazionalizzazione e sviluppo per il nostro Ateneo e il nostro territorio.