Memorie d'acqua. Parole e immagini
A Palazzo Madama una mostra a cura dell'Atlante Linguistico Italiano dell'Università di Torino
Dal 24 settembre al 18 novembre 2024 nelle sale “Piccola Guardaroba” e “Gabinetto Cinese” di Palazzo Madama (Piazza Castello, Torino) si terrà la mostra Memorie d’acqua. Parole e immagini, a cura di Matteo Rivoira e della Redazione dell’Atlante Linguistico Italiano dell'Università di Torino.
Il progetto si collega alla mostra Change! e coniuga le tematiche della lingua, della cultura popolare e della memoria collettiva, presentando il lavoro svolto dall’Atlante Linguistico Italiano (ALI), istituto fondato nel 1924 presso l’Università di Torino, con il supporto dalla Società Filologica Friulana. La mostra valorizza in particolare le competenze e i meriti del primo raccoglitore di voci, Ugo Pellis (1882 – 1943), con una selezione di carte e di schede dialettali, di strumenti usati per la raccolta dei dati e di fotografie realizzate negli anni ’30 e ’40 nell’Italia settentrionale, a corredo del dato linguistico.
In particolare, verranno illustrate le modalità attraverso le quali il legame inscindibile tra il dato linguistico e quello etnografico è trattato sia nella fase di raccolta, durante la quale i ricercatori sul campo si avvalsero di immagini e di fotografie per sollecitare traduzioni dialettali, sia nella fase di pubblicazione dei risultati. Particolare rilievo avrà il dato iconografico poiché, oltre a costituire un elemento cruciale di questo processo, rappresenta oggigiorno una testimonianza preziosissima dell’Italia rurale della prima metà del Novecento.
Il percorso espositivo sviluppa alcune delle tematiche affrontate dalla mostra Change!, presentandole attraverso la lente interpretativa della lingua, della cultura popolare e della memoria collettiva: da quella della gestione dell’acqua secondo criteri di sostenibilità propri degli usi preindustriali, a quella della costruzione e cura del paesaggio come elemento vitale, sino al parallelo tra la biodiversità (rappresentata dalle svariate specie animali e vegetali) e la ricchezza terminologica dialettale documentata dall’Atlante.