L'inclusione degli artisti stranieri nell'arte contemporanea
Terza edizione del seminario sui consumi culturali dei migranti. Tra gli ospiti anche l'ex presidente del MAXXI Giovanna Melandri
Come avviene l’inclusione degli artisti stranieri nel panorama dell’arte contemporanea? Questo è l’interrogativo a cui ha provato a rispondere la terza edizione del seminario COCUMINT Consumption of Cultural Goods for migrant integrato, organizzato dal Jean Monnet Chair in European Migration Studies dell’Università di Torino.
Iniziato il 13 aprile, il ciclo di incontri curato dalla prof.ssa Alessandra Venturini, si concluderà domani 28 aprile. Se nelle precedenti edizioni era stata approfondita la questione dell’inclusione degli stranieri attraverso i consumi culturali, quest’anno è stato affrontato il tema dell’inclusione degli artisti stranieri in un settore preciso come quello dell’arte contemporanea in cui la dimensione linguistica è meno rilevante mentre resta centrale la dimensione culturale.
Sono intervenuti attori diversi di questo contesto: una curatrice di un museo (Carolyn Christov Bakargiev direttrice del Castello di Rivoli), un proprietario di una istituzione culturale (Robert McDowell del celebre Summerhall di Edimburgo) e una politica presidente di un museo (Giovanna Melandri ex presidente del MAXXI di Roma).
Il penultimo incontro del ciclo, svoltosi questo pomeriggio 27 aprile, ha avuto come ospite appunto Giovanna Melandri, già Ministro dei Beni Culturali e attualmente presidente dell’Human Foundation dopo 10 anni alla guida del MAXXI. Per Melandri, il ruolo culturale di un museo è quello di essere inclusivo sia nei confronti gli artisti stranieri sia verso il pubblico, ribadendo l’importanza dei settori educational e promozione di un'istituzione museale. Un museo deve acquisire la capacità di non rivolgersi solo agli addetti lavori, perché - secondo Melandri - l'arte è comunicazione e non deve essere elitista.
L’ultimo incontro, in programma domani online alle ore 14, avrà come ospite la prof.ssa Cecilia Pennacini, direttrice del Museo di Antropologia ed Etnografia dell'Università di Torino.