Il Dipartimento di Scienze della Terra UniTo realizzerà il foglio "Pinerolo" della Carta Geologica d'Italia
I lavori saranno diretti dal Prof. Rodolfo Carosi. La cartografia nazionale in scala 1:50000 fornisce un importante supporto alla transizione ecologica
Nei prossimi quattro anni, il Dipartimento di Scienze della Terra (DST) dell'Università di Torino si occuperà della realizzazione del foglio "Pinerolo" della Carta Geologica d'Italia 1:50000. I lavori saranno coordinati dal Prof. Rodolfo Carosi, ordinario di Geologia Strutturale dell'Ateneo torinese. La cartografia ufficiale precedente risale al periodo a cavallo tra fine’800 inizio ‘900: con i Fogli geologici avviati nel biennio 2020- 2021, è stata rilanciata una nuova e più moderna fase di completamento della cartografia geologica in Italia che oggi ricopre solamente il 51% del territorio italiano.
"La cartografia nazionale alla scala di 1:50000, fornisce un supporto indispensabile alle politiche nazionali ed europee verso la transizione ecologica, attraverso la corretta programmazione degli interventi per la mitigazione, riduzione e prevenzione dei georischi, la comprensione dei processi naturali del passato e in atto, la progettazione di infrastrutture sicure, l’individuazione e la gestione sostenibile delle risorse naturali (idriche ed energetiche rinnovabili) per lo sviluppo di una società resiliente ai cambiamenti climatici e alle pericolosità geologiche e la gestione sicura e sostenibile delle grandi aree urbane" ha comunicato l'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), firmataria della convenzione assieme a Regione Piemonte e DST.
La geologia che ricade nel Foglio Pinerolo è di estremo interesse per le georisorse (miniere di talco ancora attive, ex miniere di grafite, etc...), per le pietre ornamentali, per la sismicità attiva e anche per la natura dei processi geologi che hanno portato a grandi profondità all’interno della Terra e ad alte pressioni le rocce sulle quali oggi possiamo camminare nelle Alpi Occidentali. I processi geologici e le strutture tettoniche che hanno permesso questo “viaggio” all’intero della Terra e il ritorno in superficie delle rocce coinvolte sono tutt’ora da chiarire e sono oggetto di studio da parte della comunità geologica internazionale.
A questo progetto lavoreranno anche diversi giovani geologi che saranno impegnati a lungo sul campo a compiere i rilevamenti geologici necessari, a costruire le banche dati e a prelevare campioni di rocce utili per i necessari approfondimenti, che verranno affrontati con le più moderne tecniche. È un'importante occasione per migliorare la conoscenza del territorio e per valorizzare i geositi presenti. Alla fine del progetto, insieme alle carte geologiche ufficiali, sarà redatta una carta dei geositi e delle georisorse.