Quando l’illusione dell’arto di gomma “inganna” il cervello
Dalle Università di Torino e Milano un suggestivo esperimento per capire come il cervello costruisca l'esperienza corporea. Il racconto su Frida, il Forum della Ricerca dell’Università di Torino.
Un inganno al cervello umano, ma a fin di bene. Questo è il succo dell'esperimento per capire come si crea la consapevolezza del sé corporeo e misurare lo stato di eccitabilità dell’area del cervello che controlla i movimenti della mano.
L’esperimento condotto su un gruppo di volontari ha permesso di scoprire che con un piccolo inganno visivo il cervello può percepire una mano finta come parte del corpo, dimenticando quella vera e dimostrando come tutti i sensi contribuiscano a creare la sensazione del corpo.
Il gruppo di ricerca ha poi combinato i risultati dell'esperimento con la stimolazione magnetica transcranica (TMS), una tecnica neurofisiologica che permette di studiare parametri fisiologici specifici del sistema motorio. Questo ha permesso di dimostrare il ruolo del movimento nei meccanismi attraverso cui il cervello costruisce l'esperienza, a volte illusoria, che le parti del nostro corpo ci appartengano.
Lo studio, pubblicato dalla rivista scientifica internazionale di biomedicina e scienze della vita eLife e subito ripreso da BBC e Guardian, nasce dalla collaborazione tra due ricercatrici del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, dott.ssa Francesca Garbarini e prof.ssa Anna Berti, e il Laboratorio di Neurofisiologia dell'Università Statale di Milano, coordinato dalla prof.ssa Paola Borroni.
Francesca Garbarini ha raccontato l'esperimento e i suoi sviluppi a Frida, il Forum della Ricerca dell’Università di Torino.