Blue Trolley Bus, l'ultima innovazione nel settore della mobilità urbana
UniTo e Blue Engineering hanno presentato il mezzo di trasporto pubblico urbano alimentato ad energia elettrica e a guida completamente autonoma, pensato per ridurre il traffico e l’inquinamento nelle città
L’Università di Torino e l’azienda Blue Engineering hanno presentato il Blue Trolley Bus (BTB), l’ultima innovazione nel settore della mobilità urbana ‘green-autonomous driving-contactless’. Il BTB è il primo mezzo di trasporto pubblico urbano alimentato ad energia elettrica e a guida completamente autonoma, pensato per ridurre il traffico e l’inquinamento nelle città.
Il Blue Trolley Bus presenta infatti al suo interno un Living Wall, caratterizzato da moduli autoportanti vegetati, realizzato con stampa 3D in PLA (acido polilattico) - un materiale biodegradabile. Questo sistema di filtraggio nasce dal progetto "Living Wall for a Better Mobility Wellness" in collaborazione con due dipartimenti dell’Università: il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) con le Professoresse Luisella Celi, Valentina Scariot, Federica Larcher, il Dott. Elio Padoan, il Dott. Andrea Firbus e il Dipartimento di Psicologia con la Prof.ssa Raffaella Ricci, la Dott.ssa Hilary Serra e il Dott. Claudio Zavattaro.
Il veicolo, cofinanziato dalla Regione Piemonte nell’ambito del bando “F.E.S.R. 2014/2020”, concentra i vantaggi del trasporto ferroviario urbano - elevata capacità e zero emissioni - con la flessibilità di un autobus. Può percorrere qualunque tracciato, eliminando la necessità di costruire nuove infrastrutture.
L’Università degli Studi di Torino collabora dal 2021 con Blue Engineering - azienda che vanta una lunga esperienza nella progettazione e realizzazione di veicoli innovativi per il settore automobilistico, aerospaziale, navale e ferroviario - con l’obiettivo di sviluppare innovazioni nei mezzi di trasporto per offrire un’esperienza di viaggio che garantisca ai passeggeri comfort e tutela del proprio benessere e della propria salute.
Nel dettaglio, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (DISAFA) e il Dipartimento di Psicologia si sono occupati dello studio degli effetti sul benessere umano del Biophilic Design, una nuova frontiera nel campo del design sostenibile, che mira a riconnettere l'uomo con la natura. DISAFA ha selezionato le specie vegetali adeguate per il Living Wall, valutandone i benefici sulla qualità dell'aria interna: bastano infatti pochi esemplari per ridurre CO2 e composti organici volatili in ambienti piccoli come i mezzi di trasporto per creare un'atmosfera più salubre.
Il Dipartimento di Psicologia ha condotto studi con test psicologici e cognitivi e rilevazione fisiologica. Anche una breve esposizione al Living Wall ha mostrato, infatti, effetti benefici: aumento delle emozioni positive e del rilassamento, con possibili benefici cognitivi. Gli studi sulla percezione estetica hanno dimostrato che il Living Wall migliora l'apprezzamento dell'ambiente interno.
Il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali (DISAFA) ha individuato le specie vegetali idonee per il Living Wall, valutandone i benefici sulla qualità dell'aria indoor. Bastano infatti poche piante per ridurre il biossido di carbonio e gli inquinanti in luoghi chiusi, creando un'atmosfera più salubre. Nel frattempo, il Dipartimento di Psicologia ha condotto ricerche sperimentali per valutare i benefici del Living Wall sul benessere attraverso test psicologici e cognitivi insieme a strumenti di rilevazione fisiologica. Anche brevi esposizioni al Living Wall hanno dimostrato effetti positivi, con aumento delle emozioni positive e del rilassamento fisiologico, con possibili benefici cognitivi. Le indagini condotte sulla percezione estetica dell’ambiente hanno dimostrato che la presenza del Living Wall migliora l’apprezzamento dell’ambiente indoor.