Amazon Innovation Award 2017: vincono gli studenti di UniTo e Polito
Il team primo classificato, fra oltre 50 studenti torinesi e 400 italiani, premiato con un viaggio a Seattle.
Un sistema per gestire 'l'ultimo miglio' basato sull'integrazione del modello di consegna del colosso di Seattle con altri soggetti esterni per ottimizzare, velocizzare e rendere flessibili le consegne migliorando l'esperienza degli utenti.
Questo il progetto vincitore della tappa torinese dell'Amazon Innovation Award che ha visto la partecipazione, per l'edizione torinese di 50 studenti di Università e Politecnico riuniti in team.
Mirko Raimondi, Virginio Giulio Clemente e Tommaso Ruffino i tre studenti che si sono aggiudicati la vittoria, voleranno a Seattle insieme ai vincitori delle iniziative in partnership con il Politecnico di Milano e l’Università di Tor Vergata. Qui i ragazzi torinesi potranno presentare il proprio progetto direttamente al management del Gruppo nella sede principale di Amazon e tentare di conquistare il titolo di“campioni nazionali” degli Amazon Innovation Award 2017.
Giunto alla seconda edizione, il contest aveva quest'anno come tema 'Last mile deliveries',ovvero l'organizzazione del periodo finale di consegna dei prodotti acquistati online. I criteri che hanno guidato la scelta del team vincitore sono stati fattibilità, scalabilità, impatto sul cliente, applicabilità delle tecnologie oltre ai quattro principi di leadership di Amazon: pensare in grande, inventare e semplificare, insistere sugli standard più elevati e analizzare in profondità.
"Per noi" ha sottolineato durante la premiazione l'assessora all'Innovazione del Comune di Torino, Paola Pisano "è un progetto che ha un valore strategico anche per la metodologia di approccio. Per Torino una sfida vinta, quella di diventare una piattaforma abilitante per immaginare e testare soluzioni innovative ai problemi della città"
Per Marco Pironti Direttore del Centro di Innovazione Tecnologica ICxT dell’Università degli Studi di Torino "il confronto su challenge condivisi con importanti player dello scenario competitivo globale e con l'intero ecosistema territoriale deve rappresentare un tassello imprescindibile per la crescita formativa dei nostri ragazzi. Avere l'opportunità di affrontare tematiche concrete lavorando per mesi in gruppi multidisciplinari e, per alcuni di loro, poter presentare le proprie idee direttamente a Seattle, rappresenta un bagaglio di esperienze che un'università moderna e internazionale quale quella torinese considera come valore differenziante e competitivo”.