Alessandro Bertero di UniTo primo italiano a vincere il FEBS Excellence Award
Al gruppo di ricerca di cui fa parte il docente del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute un finanziamento di 100.000 euro in 3 anni
Dopo essersi aggiudicato il Career Development Award della Fondazione Armenise Harvard, con un finanziamento di un milione di dollari per cinque anni che gli ha consentito di dare il via al Laboratorio di Genomica dello Sviluppo ed Ingegneria Cardiaca al Molecular Biotechnology Center (MBC) “Guido Tarone” dell’Università di Torino, arriva un nuovo riconoscimento per il Prof. Alessandro Bertero.
La Federazione delle Società Biochimiche Europee (FEBS) ha annunciato i vincitori degli Excellence Awards 2022, i prestigiosi premi nati due anni fa con l’obiettivo di sostenere la ricerca altamente competitiva nelle scienze della vita molecolari. I FEBS Excellence Awards forniscono un finanziamento di 100.000 euro in tre anni ai capigruppo early-career che lavorano in un Paese FEBS per l'acquisto di attrezzature di laboratorio e materiali di consumo.
Bertero è finora il primo italiano ad aver ricevuto il riconoscimento della FEBS. Il premio è stato ottenuto grazie al progetto intitolato "Chromatin Topology Dysregulation in Cardiac Cohesinopathies", un nuovo studio che ambisce individuare potenziali bersagli molecolari per la cura della sindrome di Corneila de Lange, una malattia rara ad oggi incurabile e che colpisce 1 su 10,000 nati. Nello specifico il gruppo del Prof. Bertero intende fornire la prima analisi dettagliata delle alterazioni dell’organizzazione della cromatina 3D durante lo sviluppo cardiaco e della loro correlazione con i cambiamenti dell’espressione genica in questa patologia.
“Questo premio ci incoraggia ad continuare i nostri studi ed a intraprendere un nuovo percorso di ricerca per comprendere i meccanismi di una malattia molto grave ed al contempo affascinante in quanto coinvolge la deregolazione di un processo molto complesso e fondamentale per lo sviluppo embrionale: l’impacchettamento dei circa 2 metri di materiale genetico umano all’interno del nucleo cellulare, che ha diametro circa un milione di volte più piccolo”. Commenta il Prof. Bertero. “Siamo anche un pizzico orgogliosi di portare questo riconoscimento in Italia per la prima di, speriamo, molte volte. E’ un riconoscimento che oltre me ed il mio gruppo di ricerca onora UniTO per la sua capacità di attrarre e sostenere giovani ricercatori emergenti”.
Il gruppo di vincitori per l’anno 2022 di cui fa parte Alessandro Bertero è composto da: Boaz Barak (University of Tel Aviv), Clarissa Campbell (CeMM di Vienna), Olivier Duss (European Molecular Biology Laboratory of Heidelberg), Ilaria Elia (KU, Leuven), Moran Frenkel Pinter (The Hebrew University of Jerusalem), Mikolaj Ogrodnik (LBG-SHoW/LBI-Trauma/AUVA, Vienna), Carina de Oliveira Mann (Technical University of Munich), Stephanie Panier (Max Planck Institute for Biology of Ageing and University of Cologne) e Carina Soares-Cunha (ICVS/University of Minho, Braga).