Al via il quinto Forum sulla Finanza Islamica (TIEF 2021)
Il titolo scelto per l'edizione di quest'anno, che si terrà dal 13 al 15 ottobre alle OGR di Torino, è "Determinazione e Resilienza"
La quinta edizione del Turin Islamic Economic Forum (TIEF), dal titolo “Determinazione e resilienza”, sarà trasmessa in diretta nelle giornate del 13, 14 e 15 ottobre dalle OGR - Officine Grandi Riparazioni, uno dei più grandi spazi europei dedicati all'innovazione, fintech, blockchain e Intelligenza Artificiale.
Nei primi due giorni sono previste quattordici sessioni con approfondimenti e dibattiti, l’intervento di cinquanta relatori tra amministratori pubblici, docenti universitari, imprenditori, esperti di finanza islamica ed etica. La terza giornata è dedicata al dibattito accademico internazionale e alla presentazione e discussione, in sei sessioni parallele, di trenta “papers” di ricercatori universitari italiani e stranieri. Le sessioni di apertura vedono gli interventi del Ministro degli Esteri Luigi di Maio, della Vice Ministra dell'Economia e delle Finanze Laura Castelli; del Vice Ministro per lo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto; del Segretario Generale della Fondazione CRT, Ceo e Direttore Generale di OGR Massimo Lapucci.
TIEF 2021 è realizzato con il contributo di Fondazione CRT e sponsorizzato da IREN e ha ottenuto il patrocinio dell'Accademia Italiana di Economia Aziendale.
Il Forum - organizzato dalla Città di Torino, dalla Camera di Commercio di Torino, dall’Università degli Studi di Torino e da ASSAIF/Associazione per lo Sviluppo di Strumenti Alternativi e di Innovazione Finanziaria, con il supporto di Turismo Torino e Provincia – ha come obiettivo di favorire l’integrazione sociale e l’innovazione finanziaria attraverso l’approfondimento della conoscenza delle regole e delle opportunità offerte dalla finanza islamica. Il Forum intende, inoltre, generare occasioni di scambio di buone pratiche creando, al contempo, condizioni utili ad attrarre investimenti sul territorio piemontese da parte di quei paesi in cui questa finanza gioca un ruolo importante per lo sviluppo economico e occupazionale.
Il TIEF ha al suo attivo quattro edizioni organizzate nel 2014, 2015, 2017 e 2019 che hanno favorito incontri e networking con imprese e istituzioni delle principali città del Medio Oriente. In particolare, gli eventi hanno permesso alle imprese locali di stringere accordi industriali e di fornitura con aziende di quei territori e, alle istituzioni pubbliche e ai centri di ricerca italiani, di interloquire con i più importanti attori della finanza e dell’economia islamica a livello mondiale.
Alcune tematiche che saranno affrontate nel TIEF 2021 sono l’uso innovativo della fintech islamica per l’inclusione finanziaria; le sinergie tra l’uso degli strumenti di finanza sociale islamica e gli strumenti della finanza sociale d’impatto per lo sviluppo delle comunità
locali; il ruolo dello sport, della medicina e del turismo halal per attirare investimenti e, allo stesso tempo, promuovere una migliore integrazione delle comunità musulmane; l’utilizzo dell’enorme e misconosciuto patrimonio culturale islamico italiano per promuovere l’immagine dell’Italia nei paesi del Golfo; il contributo dell’intelligenza artificiale per la creazione di società più inclusive; il contributo della finanza islamica al Next-Generation EU per attrarre nuovi capitali che possano essere investiti in risorse e partnership strategiche.
Secondo lo “State of the Global Islamic Economy Report” (Thomson Reuters, 2020/2021), il settore della finanza islamica è in continua espansione. Sia i paesi a maggioranza musulmana sia quelli a minoranza musulmana hanno riconosciuto il potenziale del segmento, con banche e governi che incoraggiano la finanza islamica per migliorare l’inclusione finanziaria. Oltre ai consueti settori come alimentazione, moda, cosmetici, viaggi e intrattenimento si è registrata una ulteriore crescita propulsiva nel settore dell’Islamic fintech con oltre 241 start-up impegnate nell’adozione di tecnologie quali la blockchain e l’intelligenza artificiale. Si stima che il giro d’affari di tali asset abbia superato nel mondo i 2.880 miliardi di dollari e soprattutto in Europa, dove vivono molti cittadini di fede islamica, sia destinato a crescere notevolmente. Nel settore alimentare i consumatori musulmani spendono 1380 miliardi di dollari; seguono i settori dell’abbigliamento (277 miliardi di dollari), dei media e dell’intrattenimento (222 miliardi di dollari), dei viaggi (194 miliardi di dollari), dei prodotti farmaceutici e cosmetici (94 miliardi di dollari e 66 miliardi di dollari).
In Europa il settore della finanza islamica è in forte accelerazione: a titolo esemplificativo si evidenzia la recente emissione da parte del governo britannico, definita strategica, di un secondo sukuk sovrano dopo quello del 2014, per l’ammontare di 500 milioni di sterline sottoscritto da investitori domestici e internazionali. Il Lussemburgo ha, oramai, una infrastruttura normativa estremamente sviluppata soprattutto per quanto riguarda la gestione dei fondi islamici e l’Irlanda sta emergendo come terzo polo europeo della finanza islamica. La tematica in Italia è oramai conosciuta sia a livello istituzionale che dei media, grazie anche ai numerosi sforzi a livello di condivisione della conoscenza soprattutto in termini di economia legata al settore halal.
“L'Università di Torino si conferma con orgoglio tra i promotori e gli organizzatori del Turin Islamic Economic Forum - afferma Stefano Geuna, Rettore dell'Università di Torino - Attività come queste confermano l’attenzione dell’Ateneo ai territori e alle comunità che li abitano”.
“Il TIEF è il risultato di un intenso lavoro di ricerca condotto dall’Osservatorio sulla Finanza Islamica dell’Università di Torino. – dichiara Paolo Pietro Biancone, responsabile dell'Osservatorio sulla Finanza Islamica dell'Università di Torino - Siamo molto orgogliosi di aver stimolato a promuovere iniziative di attrazione di investimenti per il nostro territorio. I paesi del Golfo hanno le caratteristiche per essere ottimi investitori nel territorio italiano e piemontese, senza sradicare culture, competenze e origini per uno sviluppo sostenibile e consapevole".
“Con questa quinta edizione, la prima trasmessa da uno studio televisivo, il Turin Islamic Economic Forum si conferma un appuntamento imprescindibile non solo per i professionisti e gli accademici che si occupano dell’ecosistema islamico, ma anche per la società civile. - spiega Alberto Brugnoni, Managing Partner di Assaif - Di reputazione internazionale, è senz’altro l’evento europeo di riferimento, spesso citato come una buona prassi replicabile internazionalmente per favorire la cooperazione tra attori pubblici e privati volta a uno sviluppo economico e sociale equilibrato. Il tema di questa edizione “Determinazione e resilienza” bene illustra la capacità dell’ecosistema islamico di assorbire gli shock della pandemia Covid”.
“Verso i 10 principali paesi di finanza islamica Il Piemonte esporta merci per 1,6 miliardi di euro, mentre l’interscambio complessivo raggiunge i 3,2 miliardi: si tratta, dunque, per le nostre imprese di mercati di grande interesse strategico, dove costruire concrete opportunità - spiega Guido Bolatto, Segretario Generale della Camera di commercio di Torino - L’ente camerale in questo senso può essere utile agli imprenditori sia grazie ai solidi e pluriennali contatti avviati in paesi come gli Emirati o il Sud Est Asiatico, sia grazie ai servizi gratuiti di orientamento all’internazionalizzazione, focalizzati su vari temi, dalla certificazione halal alle norme import/ export vigenti in ciascun mercato”.
"Inclusione, innovazione, sviluppo, wellbeing: anche l’economia e la finanza devono saper 'parlare' la lingua dell'Agenda 2030 - dichiara Massimo Lapucci, Segretario di Fondazione CRT e CEO delle OGR. Il TIEF, che Fondazione CRT sostiene sin dalla sua prima edizione e che quest'anno trova ‘casa’ alle OGR di Torino, rappresenta una grande opportunità per la città e per le imprese del territorio: un ponte per costruire sinergie strategiche e partnership con il mondo islamico”.