Notte dei Ricercatori 2015 - Unito On Air con Agata Soccini
06 ott 2015
Che cos'è la realtà virtuale e a cosa serve. Esempi di applicazioni: cinema 3D, videogames, Virtual Reality e viaggi nello spazio.
La Realtà Virtuale é la tecnolgia utilizzata per creare o accedere ad una realtà virtuale. Si tratta di un insieme di metodi in grado di creare ambienti virtuali 3D interattivi e immersivi, in cui le persone possano godere di esperienze che riproducono fedelmente la realtà, o che, al contrario, difficilmente potrebbero accadere nel mondo reale. I dispositivi utilizzati per interagire sono quelli tipici dei videogiochi e del cinema: occhialini 3D, controller wii, kinect, oculus rift e via dicendo. Il Professor Sapiro della Duke University ha dato come sottotitolo al suo corso di computer graphics “From Mars to Hollywood, with a stop at the Hospital” sottolineando gli ambiti ormai definibili classici in cui la computer graphics, e in particolare la realtá virtuale, hanno un ruolo affermato. Durante il mio primo progetto di Realtá Virtuale legato all’esplorazione spaziale, presso Thales Alenia Space ho sviluppato un sistema in grado di ricostruire superfici planetarie in 3D partendo da dati rilevati dai satelliti orbitanti ad esempio attorno a Marte o alla Luna. Di recente ho invece studiato un sistema di VR che rappresenta lo spacecraft IXV che vola lungo la sua traiettoria e che lo colora punto per punto in base al valore di una grandezza fisica in un dato momento. Ad esempio potremmo voler sapere quali punti della navetta hanno la temperatura piú elevata un’ora dopo il lancio, oppure quali subiscono la maggior pressione nel momento del rientro nell’atmosfera. A differenza della produzione di massa, ad esempio di automobili, o di spazzolini da denti, quasi tutti i veicoli spaziali sono unici, e hanno costi di produzione altissimi. Questo rende i processi di progettazione molto delicati e complessi, e un approccio virtuale fondamentale. Un mio progetto che sta partendo, legato non allo spazio ma al lato medico delle applicazioni della VR, consiste nell’indagare quale possa essere il ruolo delle onde cerebrali, carpite tramite caschetti con sensori per elettroencefalogramma, nellagestione dell’interazione umana all’interno di mondi visuali. In questo caso lo scopo della ricerca ha applicazioni meno industruali e piú scientifiche. Ci occuperemo di capire come funziona il cervello umano in questi mondi “paralleli” e quanto siamo in grado di ingannarlo. Il progetto di informatica ha forti implicazioni nei campi della filosofia e delle neuroscienze. Cercheremo le risposte a domande quali: Siamo in grado di ingannare il cervello e i sensi e far credere ad una persona di aver vissuto una settimana quando invece ha vissuto un pomeriggio in un mondo virtuale?
La Realtà Virtuale é la tecnolgia utilizzata per creare o accedere ad una realtà virtuale. Si tratta di un insieme di metodi in grado di creare ambienti virtuali 3D interattivi e immersivi, in cui le persone possano godere di esperienze che riproducono fedelmente la realtà, o che, al contrario, difficilmente potrebbero accadere nel mondo reale. I dispositivi utilizzati per interagire sono quelli tipici dei videogiochi e del cinema: occhialini 3D, controller wii, kinect, oculus rift e via dicendo. Il Professor Sapiro della Duke University ha dato come sottotitolo al suo corso di computer graphics “From Mars to Hollywood, with a stop at the Hospital” sottolineando gli ambiti ormai definibili classici in cui la computer graphics, e in particolare la realtá virtuale, hanno un ruolo affermato. Durante il mio primo progetto di Realtá Virtuale legato all’esplorazione spaziale, presso Thales Alenia Space ho sviluppato un sistema in grado di ricostruire superfici planetarie in 3D partendo da dati rilevati dai satelliti orbitanti ad esempio attorno a Marte o alla Luna. Di recente ho invece studiato un sistema di VR che rappresenta lo spacecraft IXV che vola lungo la sua traiettoria e che lo colora punto per punto in base al valore di una grandezza fisica in un dato momento. Ad esempio potremmo voler sapere quali punti della navetta hanno la temperatura piú elevata un’ora dopo il lancio, oppure quali subiscono la maggior pressione nel momento del rientro nell’atmosfera. A differenza della produzione di massa, ad esempio di automobili, o di spazzolini da denti, quasi tutti i veicoli spaziali sono unici, e hanno costi di produzione altissimi. Questo rende i processi di progettazione molto delicati e complessi, e un approccio virtuale fondamentale. Un mio progetto che sta partendo, legato non allo spazio ma al lato medico delle applicazioni della VR, consiste nell’indagare quale possa essere il ruolo delle onde cerebrali, carpite tramite caschetti con sensori per elettroencefalogramma, nellagestione dell’interazione umana all’interno di mondi visuali. In questo caso lo scopo della ricerca ha applicazioni meno industruali e piú scientifiche. Ci occuperemo di capire come funziona il cervello umano in questi mondi “paralleli” e quanto siamo in grado di ingannarlo. Il progetto di informatica ha forti implicazioni nei campi della filosofia e delle neuroscienze. Cercheremo le risposte a domande quali: Siamo in grado di ingannare il cervello e i sensi e far credere ad una persona di aver vissuto una settimana quando invece ha vissuto un pomeriggio in un mondo virtuale?
Questo podcast fa parte del programma: Notte dei Ricercatori 2015