Il Dipartimento di Informatica di UniTo partecipa al progetto per realizzare la prima Laurea Magistrale europea in High Performance Computing
Il corso di laurea sarà attivo dal 2022, e affronterà vari aspetti dell'ecosistema HPC e le sue applicazioni in diversi domini scientifici, in modo da formare esperti capaci di guidare una platea sempre più vasta verso l’adozione delle tecnologie HPC.
Formare esperti capaci di guidare l’adozione delle tecnologie di supercalcolo per rispondere alle esigenze crescenti del tessuto produttivo e accademico. Questo è l’obiettivo della prima Laurea Magistrale paneuropea in HPC - High performance Computing, il cui progetto è stato finanziato dalla EuroHPC Joint Undertaking (JU) all’inizio di ottobre.
Il consorzio che realizzerà il progetto, guidato dall’Università del Lussemburgo, è composto da 22 partner di 17 Paesi europei. Per l’Italia partecipano: il Politecnico di Milano (POLIMI), l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia (UNIMORE), il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'informatica (CINI), la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) e il centro nazionale di supercalcolo CINECA.
Oltre a università e centri di ricerca e di supercalcolo, il progetto coinvolge attivamente il mondo industriale che è tra i principali destinatari per impiegare le figure altamente specializzate formate dalla laurea magistrale. Infatti, il percorso di studi consentirà a studenti e professionisti di acquisire competenze avanzate in HPC, anche in relazione all’analisi dei big data e all’Intelligenza Artificiale (IA), campi che oggi sono diventati strategici per guidare la trasformazione digitale in Europa.
Il corso di laurea sarà attivo dall’autunno 2022, e affronterà vari aspetti dell'ecosistema HPC e le sue applicazioni in diversi domini scientifici, in modo da formare esperti capaci di guidare una platea sempre più vasta verso l’adozione delle tecnologie HPC. In collaborazione con i partner europei, verranno garantite opportunità di scambio e mobilità nell'intero ecosistema europeo dell’università e ricerca, ampliando così le prospettive di crescita professionale dei futuri studenti in un campo in rapida espansione come quello della trasformazione digitale. Tra gli scopi del progetto, anche creare una comunità sempre più ampia di professionisti ed esperti nell'innovazione tecnologica contribuendo in tal modo alla piena realizzazione del potenziale socioeconomico dell’HPC nel settore pubblico e privato.
Il progetto è finanziato con un budget complessivo di 7 milioni di Euro dalla EuroHPC JU, azione europea istituita nel 2018 con l’obiettivo di sviluppare, distribuire, estendere e mantenere un'infrastruttura integrata di supercalcolo di portata mondiale all'interno dell’UE e, più in generale, sviluppare un ecosistema HPC altamente competitivo e innovativo. Per far questo, EuroHPC JU è attivamente impegnata a sostenere lo sviluppo delle infrastrutture HPC europee, e a diffonderne l'uso a un gran numero di utenti pubblici e privati, sostenendo lo sviluppo delle relative competenze.
Il consorzio è stato selezionato in seguito al bando EuroHPC-2020-03 "Training and Education on HPC" lanciato nel marzo 2021, come ultimo bando R&I dell'IC EuroHPC nell'ambito del QFP 2014-2020.
I partner:
Il POLIMI (Politecnico di Milano) parteciperà alla definizione del programma del Master paneuropeo in HPC e coordinerà un gruppo di lavoro del progetto Europeo responsabile della definizione dei contenuti del corsi erogati e dello sviluppo del materiale didattico. POLIMI parteciperà inoltre al programma di supporto alla mobilità degli studenti tra le università europee, i centri di ricerca e l'industria in sinergia e coordinamento con altri programmi di mobilità europei (Summer of HPC, HPC Europe, Erasmus, ).
UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia) coordinerà il gruppo di lavoro di progetto responsabile di creare sinergia e collaborazioni tra i corsi di studio di ambiti disciplinari diversi, che in Europa hanno importanti componenti di tipo computazionale: dalla fisica e chimica alle scienze della vita, dall’informatica alle ingegnerie e agli altri domini più recentemente coinvolti. L’obiettivo è sviluppare alcune opportunità di collaborazioni concrete, in particolare riguardo ad HPC, e creare scambi con il nuovo master paneuropeo e con i centri di eccellenza europei alla frontiera delle applicazioni del supercalcolo.
Il CINI (il Consorzio Interuniversitario Nazionale per l'Informatica) partecipa alle attività del progetto tramite il Laboratorio "HPC: key technologies and tools". Oltre a fornire contributi alle attività di definizione dei contenuti del master, ha responsabilità per le attività riguardanti la formazione di una comunità di utenti dei laureati del master e lo sviluppo delle procedure amministrative per la certificazione di nuovi master. Il gruppo del laboratorio CINI vede la partecipazione delle Università di Torino, attraverso il suo Dipartimento di Informatica, Pavia, Bologna e Pisa, che contribuiscono con l'esperienza maturata nella partecipazione a svariati progetti HPC finanziati dall’Unione Europea e nella progettazione e sviluppo di corsi di laurea di secondo livello che già in parte coprono le tematiche HPC come il corso di studio in Informatica e Networking dell'Università di Pisa.
La SISSA partecipa al progetto tramite il suo programma di Master specializzante “MHPC: Master in High Performance Computing”, co-organizzato con il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Trieste (ICTP). La SISSA metterà a disposizione degli studenti del nuovo master alcuni dei corsi del programma MHPC e insieme all’ICTP sarà una delle sedi disponibili per i tirocini degli studenti, e per l’organizzazione di workshop e di scuole estive.
Il CINECA partecipa al gruppo di lavoro per definire i piani di mobilità di studenti e insegnanti, e è task leader per lo sviluppo degli stage in centri di supercalcolo e di ricerca. Inoltre è coinvolto anche nella definizione di nuovi paradigmi e modelli di insegnamento in ambito HPC, come ad esempio l’idea di allestire laboratori didattici nell’ambito del supercalcolo, realizzati da due (o più) università e basati su tecnologie di digital-twin. Inoltre contribuisce anche alla definizione dei profili di competenza necessari in ambito HPC per servire i bisogni delle comunità scientifiche.