UniTo e l'Africa, progetti, iniziative, relazioni per una strategia di Ateneo
Pubblicato il report che presenta l’esito di un percorso di un anno e mezzo all'interno dell’Università di Torino sulle relazioni tra l'Ateneo e soggetti (università, centri di ricerca, ONG e altre associazioni) presenti in territori africani
È stato recentemente pubblicato su JUnCo (Journal of Universities and international Development COoperation) il rapporto UniTo e l'Africa, progetti, iniziative, relazioni per una strategia di Ateneo, un documento che raccoglie i risultati di un lungo e articolato processo di mappatura e confronto all'interno dell’Università degli Studi di Torino sulle iniziative riguardanti l’Africa che coinvolgono in vari modi l’Ateneo tra ricerca, didattica, terza missione e cooperazione allo sviluppo. Un’iniziativa, frutto di un lavoro congiunto di ricercatrici, ricercatori e staff tecnico-amministrativo, che ha un valore di ponte verso il futuro con l’obiettivo non solo di valorizzare il lavoro svolto fin qui da UniTo con l’Africa, ma anche sottolineare la necessità di collaborazioni costanti tra i principali attori dello sviluppo, all'interno delle quali l’università, attraverso risorse e competenze multidisciplinari, può dare un contributo importante in termini di strumenti teorici e metodologici. Il fine ultimo di “UniTo e l’Africa” è fornire uno stato dell’arte dei progetti e delle relazioni costruite fino ad oggi da cui proseguire con nuove riflessioni e strategie.
Siamo in un contesto di rinnovata e inedita attenzione ai territori africani, per le dinamiche di crescita economica che diversi territori del continente stanno registrando, per la persistenza e talora l’aggravarsi di situazioni di emergenza alimentare, ambientale e sanitaria, per il preoccupante intreccio tra conflitti, cambiamenti climatici e processi migratori interni al continente e verso l’esterno, in particolare l’Europa, con l’Italia tra gli approdi privilegiati. Le dinamiche di crescita demografica e soprattutto i processi di urbanizzazione caratterizzano la quasi totalità dei paesi africani, richiedendo politiche e interventi multisettoriali, a partire da investimenti infrastrutturali che, per quanto ingenti e in crescita, ad esempio nei trasporti e nelle comunicazioni, non sembrano in grado di tenere il passo con le esigenze di adeguamento e riqualificazione territoriale che la crescita africana comporta. La corsa alle risorse (acqua, energia, minerali e terra) ha registrato nell'ultimo decennio un’accelerazione, in un contesto di forte instabilità politica che caratterizza molte regioni (Nord Africa, Sahel, Corno d’Africa) e paesi africani. A fronte di questi cambiamenti, rapidissimi e intensi, si rileva un’importante crescita della capacità di analisi e comprensione di tali fenomeni da parte di centri di ricerca e studiosi africani, che si affacciano sulla scena accademica e scientifica proponendo punti di vista innovativi e decentrati rispetto ai classici studi africanistici. In questo senso, l’impegno dell’Università di Torino nell'attivare e consolidare la cooperazione con gli atenei, i centri di ricerca e le istituzioni culturali africane – evidente nella quantità e nella qualità degli scambi censiti – appare come un’importante inversione di rotta rispetto al passato. Oggi non è più possibile condurre ricerche in Africa al di fuori di relazioni paritarie di partenariato con i soggetti africani, e in questo senso appaiono estremamente significativi i progetti di collaborazione didattica in grado di far crescere competenze e interessi comuni.
Sono ben 47 ad oggi gli accordi tra UniTo e una cinquantina di istituzioni universitarie e di ricerca africane, che coinvolgono una dozzina di Dipartimenti e altre strutture di Ateneo, tra cui il CISAO, Centro Interdipartimentale di Ricerca e Cooperazione Tecnico Scientifica con l'Africa. Sono in crescita le iniziative formative collegate al programma Erasmus, mentre la maggior parte dei progetti vedono l’Università di Torino partner di progetti finanziati da AICS o da EuropAid, con capofila Enti Locali e Ong perlopiù del territorio piemontese. A queste iniziative è stato recentemente “agganciato” il progetto UniCoo, volto a finanziare la mobilità di studenti e studentesse dell’Università di Torino, consentendo al contempo di creare e consolidare relazioni di partenariato tra docenti e strutture di UniTo con il mondo della cooperazione allo sviluppo.