Una scoperta sulla convezione in mezzi porosi potrebbe aiutare a diminuire l'anidride carbonica nell'atmosfera
Le possibili applicazioni di uno studio sulla convezione di Rayleigh-Taylor pubblicato su Physical Review Letters
Per evitare che l’anidride carbonica aumenti in modo eccessivo nell’atmosfera, una tecnica proposta è di sequestrare, ovvero immagazzinare, la CO2 nel sottosuolo. Tra i vari siti possibili di “stockaggio”, si annoverano le falde acquifere saline. Un recente studio pubblicato sulla prestigiosa rivista Physical Review Letters, frutto di una collaborazione italo-svedese (Torino, Genova, Stoccolma e Gothenburg), potrebbe portare a una maggiore comprensione del fenomeno.
Guido Boffetta, docente del Dipartimento di Fisica, spiega: “Abbiamo studiato, per mezzo di simulazioni numeriche su supercomputer, come si comporta la convezione turbolenta in un regime fortemente confinato prodotto da un mezzo poroso”. L’obiettivo della ricerca è portare a “una migliore comprensione della dinamica del confinamento geologico di CO2 negli acquiferi salini, una delle tecniche proposte per il sequestro della CO2”. Allo studio hanno contribuito anche Gaetano Sardina, Luca Brandt e Andrea Mazzino.
In particolare, continua Boffetta: “La convezione di Rayleigh-Taylor, in cui due fluidi di densità diversa si mischiano a causa di un'accelerazione relativa, trova applicazioni che vanno dalla stabilizzazione della fusione nucleare inerziale all'esplosione di supernovae ed è pertanto studiata in molti laboratori per mezzo di esperimenti e di simulazioni numeriche”. Il gruppo di ricerca ha così dimostrato una dinamica diversa non ancora osservata: "La convezione in un mezzo poroso segue leggi qualitativamente differenti da quelle note per ambienti non confinati, e quindi richiede una parametrizzazione diversa nel rapporto, per esempio, tra flusso e pressione" conclude Boffetta.
Articolo completo: https://journals.aps.org/prl/abstract/10.1103/Phys...