Terza edizione di climbing for climate in Piemonte e Valle d’Aosta: uniti per sensibilizzare sui cambiamenti climatici
Le Università piemontesi e valdostane insieme alla Carovana dei Ghiacciai di Legambiente e del Comitato Glaciologico Italiano organizzano una Caccia al tesoro nel Giardino dei ghiacciai nel Parco Nazionale del Gran Paradiso
Torna per il terzo anno consecutivo Climbing for Climate, l’iniziativa organizzata dalla Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile - RUS, in collaborazione con il Club Alpino Italiano CAI, che coinvolge gli Atenei italiani in una giornata dedicata al trekking e alle escursioni in montagna, per sensibilizzare l’opinione pubblica locale, nazionale e internazionale sugli effetti dei cambiamenti climatici in atto alla luce degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Per l’occasione, sabato 11 settembre nella cornice del Parco Nazionale del Gran Paradiso a Valnontey-Cogne, Green Office dell’Università degli Studi di Torino, Green Team del Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Groupe de Recherche en Education à l'Environnement et à la Nature de l'Université de la Vallée d’Aoste, Comitato Glaciologico Italiano, Legambiente e Parco Nazionale del Gran Paradiso organizzano una caccia al tesoro per ritrovare e valorizzare gli storici segnali glaciologici con installazioni artistiche, trasformando un’eredità scientifica in un patrimonio culturale sul cambiamento climatico.
Tra il 1817 e il 1896 alcuni studiosi scolpirono nella roccia numerosi segnali in prossimità delle fronti dei ghiacciai della valle. A distanza di un secolo, è probabile che i segnali scolpiti su blocchi morenici siano difficili da intercettare (ribaltati o sepolti da frane/colate detritiche), e molto lontani dalle fronti attuali dei ghiacciai. I segnali scolpiti sono un prezioso patrimonio storico-documentale che testimoniano le tappe del ritiro dei ghiacciai.
Oltre agli operatori glaciologici del Comitato Glaciologico Italiano e ai guardaparco, alla Caccia al tesoro per riscoprire i massi erratici parteciperanno soci di Legambiente, docenti e studenti degli Atenei organizzatori, artisti, videomaker e fotografi che documenteranno la ricerca e proporranno il loro tributo all’ambiente glaciale attraverso una serie di interventi: dalla ricerca collaborativa dei massi-segnale alla condivisione e discussione sul surriscaldamento globale sempre più preoccupante.
L’iniziativa della Caccia al tesoro rappresenta anche l’ultima tappa della Carovana del Ghiacciai, un viaggio attraverso le Alpi per raccontare gli effetti dei cambiamenti climatici e promuovere la tutela della montagna di alta quota organizzato da Legambiente in sinergia con il Comitato Glaciologico Italiano.
L’iniziativa piemontese e valdostana è patrocinata da Ministero della Transizione Ecologica, CRUI Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile - ASviS, Sustainable Development Solutions Network - SDSN, UNITA Universitas Montium ed ha il sostegno di Sammontana e Frosta.
Questa terza edizione di Climbing for Climate a cui hanno già aderito oltre trenta Atenei sarà diffusa in tutta Italia con diverse escursioni che si svolgeranno nel mese di settembre da nord a sud, è anche inserita nel Programma “All4Climate - Italy 2021” promosso dal Ministero della Transizione Ecologica.
Alle prime due edizioni nel 2019 e 2020 hanno partecipato complessivamente oltre 650 rappresentanti di 25 atenei in 10 regioni da nord a sud.
“Le università della RUS hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa Climbing for climate e nelle prossime settimane saranno numerose le escursioni distribuite su tutto il territorio nazionale. In molti casi gli atenei hanno accolto l’invito a collaborare per l’organizzazione dell’evento, proprio come stiamo facendo a livello di università piemontesi e della Valle d’Aosta. L’emergenza della crisi climatica necessita infatti di azioni comuni, condivisione di conoscenze e competenze, ed iniziative come il Climbing for Climate contribuiscono non solo alla costruzione di una comunità consapevole, ma anche al rafforzamento delle relazioni tra atenei che vivono e hanno un impatto rilevante sui territori. Organizzata nell’anno in cui il nostro Paese ha assunto a livello internazionale rilevanti impegni come Presidenza del G20, anche ospitando gli eventi preparatori della Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite (COP26), questa terza edizione del Climbing for Climate rappresenta un tassello importante nella promozione del 2021 come anno dell’ambizione climatica e contribuisce a valorizzare il rilevante impegno degli atenei italiani nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU”, dichiara Patrizia Lombardi, Presidente della RUS e Vice-rettrice per il campus e comunità sostenibili del Politecnico di Torino.”
“L’Università di Torino, insieme a Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Università della Valle d’Aosta, è fortemente impegnata per sensibilizzare la comunità universitaria e la cittadinanza sull’urgenza del contrasto al cambiamento climatico. Il tema è sempre più centrale e chiama ciascuno all’azione – dichiara Stefano Geuna, Rettore dell’Università di Torino – L’ambito montano palesa chiaramente gli effetti del riscaldamento globale e con la Caccia al tesoro vogliamo evidenziare i segnali che testimoniano la sua presenza ed avanzata. La collaborazione tra Atenei è fondamentale e se a livello regionale la RUS Piemonte è una risorsa importante per promuovere l’impegno comune per la sostenibilità, a livello internazionale l’alleanza di università UNITA – Universitas Montium, che condividono la prossimità con le catene montuose Serra de Estrela, Pirenei, Alpi e i monti del Banato, rappresenta un’innovazione sfidante per riflettere sugli impatti del cambiamento climatico nei contesti montani europei.”
“Con la Caccia al Tesoro nel Giardino dei Ghiacciai è possibile aumentare la propria consapevolezza sugli effetti del riscaldamento globale immergendosi nelle testimonianze della storia ambientale e culturale della Valnontey. Un’esperienza che dimostra l’importanza dell’incontro fra scienza e grande pubblico sul terreno della ricerca. - dichiarano Marco Giardino dell’Università di Torino e segretario del Comitato Glaciologico Italiano e Vanda Bonardo di Legambiente - Con questa ultima iniziativa si chiude la II edizione della Carovana dei Ghiacciai. Un impegno di Legambiente con la collaborazione del Comitato Glaciologico Italiano che ci ha portati su 13 ghiacciai alpini e sul glacionevato del Calderone negli Appennini. Un viaggio per raccontare gli effetti dei cambiamenti climatici. sottolineando l’urgenza di mettere in campo misure e politiche ambiziose sul clima per arrivare a emissioni di gas zero nel 2040, in coerenza con l’Accordo di Parigi.”