Studiare i funghi per un'agricoltura sostenibile
Le ricerche sui funghi condotte dalla Prof.ssa Paola Bonfante possono contribuire a sviluppare un'agricoltura libera da fertilizzanti chimici
Il mondo dei funghi è talmente vasto da racchiudere al suo interno quasi lo stesso numero di rappresentanti di quello degli insetti, che notoriamente è il più popolato.
Paola Bonfante, docente di Biologia Vegetale al Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell'Università di Torino, fa ricerca da anni sulle micorizze, ovvero sulle associazioni simbiotiche tra un fungo ed una pianta.
"Tutti quanti sappiamo - spiega Paola Bonfante - quale sia il significato delle piante per l'umanità: sono produttrici di energia e alimenti per il genere umano. In genere però, si conosce poco dei funghi, che sono un gruppo molto diversificato di organismi. La Penicillina, ad esempio, è un antibiotico prodotto da un fungo; il pane e il vino stessi sono alimenti prodotti dalla fermentazione ad opera di un fungo che si chiama lievito."
Esistono anche dei funghi che sono nocivi per le piante, come ad esempio quelli che attaccano le piantagioni di riso, grano e mais. "Ci sono funghi buoni e funghi cattivi - continua Bonfante - in particolare io faccio ricerca su quelli che hanno un effetto positivo per la salute delle piante, che in genere vengono chiamati funghi simbionti, vivono cioè associati al vegetale e funzionano come biofertilizzatori."
Studiare le micorizze può contribuire quindi a sviluppare un'agricoltura più sostenibile libera da fertilizzanti chimici. Paola Bonfante a questo proposito sottolinea come "mentre una volta le interazioni pianta fungo venivano considerate fondamentalmente uno studio accademico e di non particolare interesse nella società, adesso le simbiosi micorizze diventano molto importanti perché il tema dell'ambiente è al centro del dibattito pubblico, e un loro corretto utilizzo potrebbe portare ad una diminuzione dell'uso dei fertilizzanti chimici e quindi a prodotti agricoli più naturali e salutari."
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