"Spazio e destino in Aida", un ciclo di quattro conversazioni per introdurre all’ascolto dell’opera di Verdi
Giovedì 14 aprile il secondo appuntamento della serie di lezioni dal titolo "Sguardi segreti e riti pubblici"
Si è tenuto giovedì 7 aprile nell'Aula Magna della Cavallerizza Reale il primo appuntamento del ciclo di incontri "Spazio e destino in Aida. Conversazioni introduttive all’ascolto dell’opera", a cura di Paolo Gallarati. Un percorso in quattro puntate pensato per leggere l’opera e proporre un'interpretazione, atto per atto, dei rapporti tra testo e musica, con particolare attenzione allo spazio architettonico e paesaggistico.
La vastità architettonica e spaziale dell’Egitto antico, nella sua dimensione visibile e invisibile, è all’origine dell’immaginario teatrale di Aida e condizione morale in cui si realizza il destino dei personaggi. Le quattro conversazioni intendono illustrare l’interdipendenza tra la scenografia colossale, l’intimità dei drammi individuali e l’esistenza di uno sfondo segreto, misterioso e fatale, cui la musica continuamente allude in una partitura che, per raffinatezza formale, si pone tra i vertici della produzione verdiana, entrando di diritto nella dimensione della modernità. Ogni conversazione riguarda un tema specifico, illustrato con un discorso in sé conchiuso ma funzionale a una visione complessiva dell’opera, che verrà presentata per intero attraverso la lettura del libretto e l’ascolto della registrazione discografica.
Le lezioni si collocano tra le iniziative dedicate a musica, storia, cinema e teatro che l'Università di Torino, nell'ambito del cartellone UniVerso - Un osservatorio permanente sulla contemporaneità, propone in occasione della grande mostra Aida, figlia di due mondi realizzata dal Museo Egizio di Torino per celebrare il 150° anniversario del debutto di Aida.
Giovedì 14 aprile il secondo appuntamento del ciclo di lezioni dal titolo "Sguardi segreti e riti pubblici".