Sostenibilità e futuro: parole, fatti, progetti
Al Palazzetto Aldo Moro dell'Università di Torino il VII Convegno internazionale ADIT
Giovedì 9 e Venerdì 10 Novembre si terrà, presso il Palazzetto Aldo Moro, VII Convegno internazionale ADIT (Associazione ex borsisti del governo tedesco), Sostenibilità e futuro: parole, fatti, progetti, il cui Comitato Scientifico è presieduto dal Prof. Gaetano Chiurazzi del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione.
La sostenibilità è una delle sfide più importanti del nostro tempo. Sempre più si fa strada, nella consapevolezza contemporanea, l’idea che la vita e lo sviluppo della nostra civiltà non possano non tener conto di limiti costitutivi, che il cambiamento climatico e ambientale rendono sempre più evidenti. Per la prima volta nella sua storia l’essere umano si trova a confrontarsi con la scarsità di risorse energetiche e di beni vitali, a cominciare da cibo e acqua. Depauperamento non più limitato ad alcune aeree geografiche e dovuto a condizioni per lo più locali, ma evento globale. Ciò rende una riflessione sulle condizioni della nostra vita e del pianeta sempre più urgente. Se finora lo sviluppo tecnologico ha assicurato all’umanità una possibilità di sopravvivenza, oggi le condizioni stesse di questa evoluzione sembrano diventare un rischio per la sopravvivenza. Si tratta allora di pensare i rapporti tra essere umano e ambiente in cui vive, in modo tale che la qualità della vita non sia più essere disgiunta dalla coscienza dei limiti quantitativi di cui lo sviluppo della civiltà deve tener conto.
Il termine “sostenibilità” vuole significare proprio questa congiunzione di aspetti quantitativi e qualitativi: il miglioramento delle nostre esistenze non può non dipendere da una armonizzazione delle risorse — fisiche e umane — e perciò da un modo nuovo di intendere i rapporti tra umanità, natura e altri esseri viventi. Il convegno vuole portare l’attenzione su questi temi, considerandolo da vari punti di vista: come un fenomeno che richiede una nuova consapevolezza culturale (parole), una approfondita analisi e conoscenza scientifica (fatti) e una nuova capacità di progettare il futuro (progetti). I vari interventi, dal carattere fortemente interdisciplinare, si focalizzeranno su tre sezioni principali: socio-umanistica, scientifica e giuridico-politica.