Si rafforza la collaborazione tra Università di Torino e il gruppo Agilent Technologies Italia
Un accordo di 3 anni tra l'Ateneo e l'azienda che fornisce soluzioni complete per la ricerca scientifica
È stato firmato mercoledì 27 febbraio il primo accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Torino e Agilent Technologies Italia (Gruppo multinazionale Agilent), che permetterà di sviluppare nei prossimi tre anni una serie di progetti nell’ambito della ricerca e dell’alta formazione. A Leinì, presso la sede di Agilent Technologies, il Rettore di UniTo Gianmaria Ajani e il Vicepresidente e General Manager di Vacuum Division Agilent Technologies Giampaolo Levi, hanno siglato una collaborazione che in futuro riguarderà molti settori strategici, con particolare attenzione al settore industriale e scientifico delle soluzioni per il “vuoto” (la condizione fisica di pressione minore della pressione atmosferica).
“La collaborazione che stiamo creando con Agilent riflette al meglio la strategia che l’Ateneo sta perseguendo sul fronte delle sinergie con il mondo industriale”, dichiara il Rettore Gianmaria Ajani. “Da una parte, creare alleanze con realtà, anche internazionali, che sono fortemente radicate sul territorio, che intendono crescere e mantenere il cuore dell’innovazione in Piemonte. Dall’altra, privilegiamo partnership con aziende che intendono fare un percorso con l’Ateneo torinese continuativo e pluriennale. Con Agilent abbiamo programmato di fare una pianificazione annuale dei possibili filoni di ricerca, che potranno prendere vita con dottorati o progetti più articolati. Ne è anche testimonianza, l’adesione dell’azienda al Centro di competenza piemontese COMPETENCE INDUSTRY MANUFACTURING 4.0(CIM 4.0)”.
Agilent Technologies è un player globale che fornisce soluzioni complete per i laboratori e la ricerca scientifica, con un fatturato di circa 5 miliardi l’anno e oltre 15.000 dipendenti in più di 100 paesi. La Vacuum Division è specializzata nella produzione, ricerca e sviluppo delle pompe per il vuoto. Tali prodotti trovano applicazione nella ricerca sulla fisica delle alte energie o nella spettrometria di massa, così come nei settori della chimica, dell’energia e della scienza dei materiali. Tutti ambiti di grande interesse scientifico per i ricercatori dell’Università di Torino. In particolare la ricerca e sviluppo, per un’azienda come Agilent, è un tassello imprescindibile per la sua crescita e nell’Ateneo torinese ha identificato importanti temi di innovazione negli ambiti della modellazione, dei processi, della misurazione, dei big data analythics e dei materiali innovativi.
“La Agilent Vacuum Division opera in un settore competitivo ad alto contenuto tecnologico. Di conseguenza è di estrema importanza investire nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni per i nostri clienti”, le parole di Giampaolo Levi, Vicepresidente e General Manager di Vacuum Division Agilent Technologies. “La collaborazione con l’Università di Torino ci permetterà di approfondire tematiche di ricerca che avranno ricadute nel medio e lungo termine . Collaborando con il mondo accademico abbiamo la possibilità di accedere a competenze avanzate e coprire filoni di ricerca altrimenti difficilmente accessibili. Vogliamo anche rinforzare il nostro legame con il territorio. Operiamo a Torino da più di 50 anni e questo accordo, così come la nostra adesione al COMPETENCE INDUSTRY MANUFACTURING 4.0 testimonia la nostra volontà di continuare ad investire nell’area”.
L’accordo sigilla una collaborazione fra i ricercatori dell’Università di Torino e Agilent già attiva in molti settori strategici. Con il Dipartimento di Matematica sono in corso attività di ricerca di analisi statistiche avanzate e in programma studi sul “fault detection” e “condition monitoring”, finalizzati all’ottimizzazione della manutenzione prodotti ed in generale della loro gestione post vendita. Al Dipartimento di Fisica invece è di prossima attivazione una borsa di dottorato di ricerca tematica, sulla “Modellizzazione teorico-numerica di pompe per il vuoto”. Lo studio avrà un approccio multidisciplinare basato su tecniche di simulazione tipiche di altri settori della Fisica.