Si arresta la crescita esponenziale di Vespa Velutina in Italia
Il numero di nidi ritrovati e neutralizzati nel 2017, al termine del secondo anno di attività del Progetto LIFE STOPVESPA, è inferiore al numero di nidi dell'anno precedente.
Il calabrone asiatico Vespa velutina è una specie aliena invasiva, inserita nella black list dell'Unione Europea (Reg. EU 1141/2016), per la quale è prevista la lotta obbligatoria da parte dei singoli Stati. A questo proposito il Consiglio dei Ministri ha approvato l'11 dicembre scorso, il decreto legislativo volto a "prevenire e gestire l'introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive" ai sensi del Regolamento Europeo n. 1142/2014.
Il Progetto LIFE STOPVESPA, avviato nell'estate 2015, ha iniziato l'attività intensiva e tempestiva di neutralizzazione dei nidi di Vespa Velutina nel 2016. I risultati dell'attività si cominciano a vedere adesso: i 487 nidi del 2016 si sono ridotti a 419 nel 2017. Grazie all'intensa attività di trappolaggio e alla neutralizzazione delle colonie prima della riproduzione, sembra interrompersi la crescita esponenziale della specie, iniziata nel Ponente ligure nel 2013. Anche l'espansione è risultata molto limitata rispetto agli altri Paesi europei.
L'organizzazione delle attività con squadre di monitoraggio e neutralizzazione consente interventi rapidi, che riducono il potenziale riproduttivo delle colonie.
Nel 2018 diventa operativo anche il radar armonico per il tracciamento del volo dei calabroni, progettato e realizzato dal Politecnico di Torino. L'ultima versione messa a punto a fine 2017 ha un raggio di rilevabilità dei calabroni di 470 metri e ha già consentito di individuare alcuni nidi di Vespa Velutina. Con il radar è possibile seguire il volo dei calabroni e individuare rapidamente la posizione dei loro nidi, in particolare quelli nascosti tra la vegetazione e quindi non visibili.
Il Progetto LIFE STOPVESPA è la naturale prosecuzione delle attività che il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Ambientali (DISAFA) - Osservatorio di Apicoltura dell'Università di Torino - ha attivato nel 2007 quando avviò il primo monitoraggio in Italia per rilevare l'arrivo di Vespa Velutina. Il lavoro di monitoraggio consentì di individuare nel 2012 in Italia il primo esemplare di questa specie invasia e il primo nido nel 2013.