A scuola con i robot: la robotica educativa e il pensiero computazionale
Nell'ambito del convegno “Digital Education: un nuovo paradigma per le sfide di domani”, un workshop per conoscere il progetto di robotica educativa del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione
Nella scuola primaria e secondaria, la materia “robotica” non esiste; esistono però i robot, che supportano gli studenti nell’apprendimento delle materie tradizionali. Il loro uso, infatti, permette lo sviluppo e il potenziamento del pensiero logico e computazionale. Fin dalla scuola dell’infanzia, le attività di robotica migliorano negli studenti la capacità di individuare i problemi e di trovare soluzioni. È in quest’ottica che nel 2011/2012, nell’attuale Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione (DFE), nasce il progetto di robotica educativa.
Ai microfoni di Unito News, Renato Grimaldi, direttore del Dipartimento DFE, racconta la genesi del progetto, nato 6 anni fa in collaborazione con l’Istituto Comprensivo "Marconi" di Collegno: “Abbiamo verificato, attraverso un lavoro di testing, che le abilità spazio-temporali degli studenti erano molto lacunose”. Per potenziare queste abilità, che sono alla base dei processi di apprendimento, Grimaldi spiega che i bambini di 5 classi dell’Istituto "Marconi" hanno usato per un anno i “Bee Bot” e i “Blue Bot”, robot con la forma di ape programmabili con semplici comandi. Il risultato? Le abilità spazio-temporali di questi bambini hanno raggiunto livelli europei. “Abbiamo verificato empiricamente che l’uso della robotica educativa e del pensiero computazionale favorisce l’acquisizione delle competenze” conclude Grimaldi.
La robotica educativa è in continua evoluzione. Al workshop è stato presentato e.DO, un robot che si muove nelle tre dimensioni e che serve ad avvicinare gli studenti, oltre alla robotica, anche alle discipline scolastiche più tradizionali, come la tecnologia e la matematica. Giuseppe Daqua, che si occupa di formazione in COMAU, azienda di robotica e automazione industriale, parla delle esperienze finora raccolte: “Chiediamo ai docenti una risposta su questo tipo di didattica, che unisce la tradizione all’innovazione, e i risultati sono molto soddisfacenti”. Con livelli di difficoltà crescenti, dunque, la robotica educativa si presta efficacemente a progetti didattici tarati sulle competenze specifiche dei bambini e dei ragazzi di scuole di ogni ordine e grado.