Scoperta una nuova molecola che riduce la progressione del cancro
Pubblicato su Nature il lavoro di un gruppo di ricercatori delle Università di Torino e Trieste
Sono i torinesi Marco Lolli e Agnese Pippione, i due ricercatori dell'Università di Torino coinvolti in un progetto che lega il nostro Ateneo all'Università di Trieste e a quattro paesi diversi, che insieme al Prof. Giannino Del Sal, biologo molecolare triestino e coordinatore della ricerca, hanno descritto sulla prestigiosa rivista Nature Communication una nuova molecola in grado di inibire la progressione di alcuni tumori.
In pratica i ricercatori hanno studiato come "bloccare" il prolyl isomerase PIN1, un'enzima coinvolto sia nella iniziazione che nella progressione di molti tumori. Il PIN1 è maggiormente presente nelle cellule tumorali rispetto alle cellule sane ed è riconosciuto come un target per lo sviluppo di nuove generazioni di antitumorali. A tutt'oggi, sebbene l’interesse della comunità scientifica internazionale sia forte, non sono noti potenti inibitori di tale enzima.
Nello studio a cui hanno partecipato Lolli e Pippione, dal titolo A covalent PIN1 inhibitor selectively targets cancer cells by a dual mechanism of action, si evidenzia come la nuova molecola evidenziata, sarebbe in grado di inibire Pin1 in maniera definitiva e contemporaneamente potrebbe contribuire a uccidere la cellula cancerosa. Ad oggi l'azione è stata verificata su modelli animali di tumore al polmone.
Nello studio, il gruppo di ricercatori torinesi (www.medsynth.unito.
Sebbene molta strada debba essere ancora percorsa per vincere questa terribile malattia, lo studio rappresenta un prezioso tassello nella ricerca in ambito oncologico ed è un primo importante passo per una maggiore comprensione di un potenziale ruolo terapeutico di PIN1.