Science Gallery, l'arte in laboratorio
Il progetto presentato all'Università di Torino dal CEO Andrea Bandelli ha l'obiettivo di far collidere arte e scienza con lo scopo di generare nuove idee e conoscenza diffusa
Molto spesso le domande che si pongono gli scienziati e i cittadini sulla realtà sono profondamente diverse. Non solo per eventuali limiti tecnici, ma soprattutto perché ci sono competenze, conoscenze ed esperienze che difficilmente sono rappresentate in laboratorio. Tutta l'attività di Science Gallery International, la società nata tre anni fa con il compito di internazionalizzare la Science Gallery di Dublino cerca di colmare questo gap comunicativo: gli scienziati possono imparare dallo scambio di informazioni con il pubblico e viceversa.
Durante la giornata di confronto intitolata "CONTAMINAZIONI. Strategie e prospettive dell'Università di Torino per il Public Engagement", Andrea Bandelli, CEO di Science Gallery International con esperienze di comunicazione della scienza negli Stati Uniti, Europa e Sud Africa, ha illustrato alla platea il modello delle Science Gallery.
Situata all'interno del Trinity College di Dublino, Science Gallery ha il compito di fare da collante tra la città e il sapere accademico, proponendo un nuovo modello. Non ci sono collezioni e strutture permanenti ma call aperte su un tema specifico, definite da un team di curatori ogni volta diverso ma che hanno sempre la stessa caratteristica, ovvero la collaborazione tra artisti e scienziati.
Science Gallery - ha spiegato Andrea Bandelli - è un luogo in cui arte e scienza collidono ed è una vera interfaccia tra l'università e la città. Un luogo in cui i ricercatori, gli scienziati, gli artisti, i designer e il pubblico si incontrano e trasportano i contenuti prodotti dall'ateneo alla città. Science Gallery è un elemento particolarmente interessante per l'accademia perché consente non soltanto di connettere ricercatori e cittadini, ma soprattutto di sviluppare idee nuove, innovare sia la ricerca che la didattica prendendo spunto dalle conversazioni che vengono stimolate dal rapporto a volte conflittuale ma sempre stimolante tra arte e scienza".