Proteggere le api: una nuova direzione per la valutazione del rischio
Da UniTo una proposta innovativa che farà avanzare sia la teoria che la pratica della valutazione del rischio ambientale per le api e altri impollinatori.
Per la giornata mondiale delle api (il 20 maggio), EFSA (European Food Safety Authority) ha svelato la proposta per un nuovo approccio alla valutazione del rischio ambientale per le api.
L’opinione scientifica pubblicata definisce una struttura integrata per la valutazione degli effetti combinati di molteplici fattori di stress sulle api. Il progetto MUST-B, acronimo di “Multiple Stressors on honey Bees” è stato richiesto dal parlamento europeo ed è stato svolto da EFSA in collaborazione con due esperti esterni, tra cui il Dott. Simone Tosi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.
MUST-B rappresenta una proposta innovativa che si ritiene farà avanzare sia la teoria che la pratica della valutazione del rischio ambientale per le api e altri impollinatori.
Questo nuovo approccio combina sistemi di monitoraggio e modellistica per la valutazione del rischio ambientale di fattori di stress come pesticidi e altre sostanze chimiche, parassiti e malattie.
Il modello, chiamato ApisRAM, simula una famiglia di api e valuta uno o più pesticidi in interazione con altri fattori di stress. ApisRAM sarà pronto per l'uso nella valutazione del rischio di pesticidi nei prossimi 2 o 3 anni, e sarà alimentato da dati raccolti in tempo reale da alveari dotati di sensori.
Vari portatori di interessate giocheranno un ruolo fondamentale nella raccolta e nella condivisione dei dati.
Bernhard Url, direttore esecutivo dell'EFSA, ha affermato: “Questa è una pubblicazione importante per tutti coloro che vogliono preservare i ricchi ecosistemi europei, al centro dei quali non si trovano solo le api, ma tutti i nostri insetti impollinatori. Definisce una visione chiara per trasformare il modo in cui valutiamo i rischi ambientali per gli impollinatori nell'UE".