UniTo e la a gestione condivisa delle periferie di Torino
Il progetto Co-City prevede la riqualificazione di alcune zone periferiche della città da mettere al servizio dei cittadini.
È partito ufficialmente Co-city, il progetto di sviluppo urbano promosso dalla Città di Torino, in collaborazione con Università di Torino, Anci e Fondazione Cascina Roccafranca, nell'ambito del programma europeo Urban Innovative Actions, che si pone l'obiettivo di rigenerare strutture dismesse o parzialmente utilizzate attraverso collaborazione tra cittadini e pubblica amministrazione.
"Co-city - ha dichiarato il Rettore Gianmaria Ajani durante la presentazione del progetto - nasce da un'idea dell'Università di Torino, in particolare del prof. Guido Boella del Dipartimento di Informatica e della ricercatrice Alessandra Quarta del Dipartimento di Giurisprudenza, che partendo da una mappatura sociale dei luoghi attraverso First Life, porta alla città un nuovo e innovativo contributo di conoscenza dei luoghi".
Oltre al ruolo attivo del Dipartimento di Informatica, diventa fondamentale quello del Dipartimento di Giurisprudenza perché questo modello di gestione di beni proposto da Co-city è nuovo, non ancora coperto da norme legislative e complementare ai modelli di tipo statale o privato.
"Con Co-city - ha spiegato il prof. Guido Boella del Dipartimento di Informatica - lo Stato non va più a gestire i servizi offerti ai cittadini ma ha solo un ruolo di facilitatore, a cui noi come Università di Torino daremo un aiuto di tipo giuridico. Il prof. Ugo Mattei del Dipartimento di Giurisprudenza, uno dei più grandi esperti italiani del tema dei beni comuni, andrà a supportare il Comune di Torino nell'applicazione del regolamento Beni Comuni approvato lo scorso anno che prevede una nuova forma giuridica di cessione di gestione del bene comune a gruppi di cittadini".