Neuroendocrinologia Clinica e Medicina Fisica e Riabilitativa sono eccellenze della Sanità Regionale Piemontese
I due Centri sono organizzati secondo modelli assistenziali che includono diagnosi, terapia medica, chirurgica e follow up e operano come strutture aperte al territorio per rispondere alla domanda di salute dei cittadini.
Sono state presentate alla stampa le attività del Centro di Neuroendocrinologia Clinica della S.C.D.U. Endocrinologia, Diabetologia e Metabolismo e del centro Rehabilitation Institute Torino (R.I.T.O), entrambi parte dell’Azienda ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino e divenuti Centri di alta specializzazione regionale.
Promossi dalla Giunta Regionale del Piemonte, i due Centri, diretti rispettivamente dal Prof. Ezio Ghigo e dal Prof. Giuseppe Massazza, sono organizzati secondo modelli assistenziali che includono diagnosi, terapia medica, chirurgica e follow up e operano come strutture aperte al territorio per rispondere alla domanda di salute dei cittadini. Leader nazionali e internazionali in ricerca clinica e di base, entrambi i centri svolgono attività di formazione specialistica e post specialistica.
Il Centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle patologie ipotalamo-ipofisarie, in stretta collaborazione con con la SSD Chirurgia del Basicranio e Ipofisaria, si occupa di rare patologie ovvero tumori ipofisari, tumori della regione ipotalamo ipofisaria non ipofisari, patologia infiammatoria/infiltrativa della regione ipotalamo ipofisaria, metastasi e difetti della produzione ormonale ipotalamo ipofisaria. Primo centro in Europa ad utilizzare tecnologia endoscopica 3D HD per effettuare interventi sulla regione ipotalamo-ipofisaria, conta 1800 casi all’anno di cui 100 nuove diagnosi e effettua circa 100 interventi chirurgici.
Il Centro fa parte della Rete Endocrino-Diabetologica regionale (Rete ED), alla quale compete la condivisione dei percorsi diagnostico-terapeutici relativi al trattamento delle patologie endocrino-metaboliche e del diabete.
Con 5.000 visite fisiatriche all’anno per consulenze a pazienti ricoverati e oltre 4.000 visite fisiatriche per pazienti ambulatoriali e più di 1.000 prestazioni ambulatoriali fisiatria interventistica, il Centro di alta specializzazione di riferimento regionale per i percorsi integrati di riabilitazione e recupero funzionale, Rehabilitation Institute Torino (R.I.T.O.), diretto dal Prof. Giuseppe Massazza svolge attività consulenziale fisiatrica e di assistenza fisioterapica per reparti di degenza per acuti finalizzata al recupero dell’autonomia pre-dimissione.
Nel Centro vengono identificati i più idonei percorsi post-acuzie nei diversi setting riabilitativi ed effettuate attività ambulatoriali nei diversi ambiti della neuroriabilitazione, della riabilitazione oncologica e di quella ortopedico-traumatologica. Attivo nel campo delle cure fisiatriche e in generale nei casi di fragilità muscolo-scheletrica (osteoporosi e sarcopenia), il centro si occupa anche della fisiatria interventistica per il trattamento delle patologie osteo-articolari e della spasticità. Interviene nei casi di prescrizione di protesi e ausili e si occupa della riabilitazione per le malattie rare (coagulopatie congenite, linfedema primario, transitional care).
Il centro sarà inserito nella rete regionale delle strutture di riabilitazione e di recupero funzionale, la cui attività potrà essere organizzata secondo il modello organizzativo “hub and spoke”, che può permettere una chiara definizione dei livelli di prestazione (fisiatrica e fisioterapica) nei diversi presidi e servizi, nonché un incremento di offerta assistenziale ed efficienza organizzativa.
“Il Piemonte dimostra una capacità di cura di eccellente livello” commenta l’Assessore Regionale Luigi Icardi, “con Centri di alta specializzazione che raccolgono il frutto di anni di ricerca e attività sul campo. Ringrazio i professori Giuseppe Massazza e Ezio Ghigo e con loro tutti gli operatori che hanno permesso di raggiungere questi importanti risultati. Due riconoscimenti ampiamente meritati, che fanno onore all’alta professionalità degli specialisti e dell’intera Sanità regionale”.
"Siamo orgogliosi di questi prestigiosi riconoscimenti, che valorizzano ed oggettivano ulteriormente l’eccellenza clinica e della ricerca della nostra Azienda Città della Salute e, in questo caso, dell'ospedale Molinette” si congratula il Direttore generale Città della Salute di Torino Giovanni La Valle.
“Ancora una volta viene riconosciuta l’eccellenza delle nostre strutture sanitarie universitarie, a dimostrazione dell’impegno e della grande professionalità di medici e ricercatori che operano nella Città della Salute e della Scienza” dichiara il Rettore Stefano Geuna “Ricerca e cura sono da sempre missioni imprescindibili della nostra scuola di Medicina. Questo nuovo riconoscimento dimostra l’eccellente livello della medicina piemontese e ci proietta con orgoglio verso il futuro Parco della Salute e della Scienza, da cui dipende senza dubbio anche il futuro del nostro territorio”.
“Questo riconoscimento regionale” dichiara il Professor Ezio Ghigo “è motivo di soddisfazione e orgoglio ma non di meno è una importante opportunità per i pazienti che possono trovare in questo centro di Neuroendocrinologia, professionisti di altissima qualità clinica e scientifica riconosciuta anche a livello internazionale”.
“Innovazione, efficacia e sostenibilità sono le tre direttive di R.I.To”spiega il Professor Giuseppe Massazza, “Nuove tecnologie a supporto del progetto riabilitativo individuale, attenta analisi dell’efficacia dei trattamenti riabilitativi proposti e sostenibilità di sistema grazie ad una riabilitazione integrata nei modelli di cura. Questi sono i valori fondanti della MFR moderna: studiare nuovi approcci riabilitativi in accordo con i migliori specialisti d’organo presso la AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, e collaborare con l’intera rete di eccellenza riabilitativa della nostra regione hanno permesso di essere un punto di riferimento per i giovani fisiatri e fisioterapisti, che oggi più di ieri dovranno garantire una rinascita del nostro SSR”.