L'Università di Torino tra le “top 200 European Universities”
Il ranking Times Higher Education piazza UniTo tra le migliori del continente
Su più di 6.000 Università in Europa, solo 200 (poco più del 3%) rientrano nella classifica “European University Top 200”, stilata dall’agenzia inglese Times Higher Education (THE): l’Università di Torino è tra queste.
Si tratta in realtà di una sotto-classifica, a livello continentale, ottenuta mediante l’estrapolazione dei dati - riferiti allo scorso anno 2015/16 – del ranking mondiale di Times Higher Education.
Nella top 200, UniTo si piazza nello scaglione 151-160, mentre a livello italiano, su 19 università del Paese che compaiono in classifica, Torino conquista la nona posizione, pari merito con Milano.
Tra i parametri che premiano Torino, spicca il numero delle citazioni, da parte di riviste scientifiche internazionali, dei suoi docenti e ricercatori. Un dato che concorda con un'altra classifica internazionale, quella statunitense di Thomson Reuters, che premia i ricercatori più citati al mondo: nell'edizione dello scorso anno, ben 4 di questi lavorano all'Università di Torino.
Un altro punto di forza di UniTo è la proporzione donne - uomini. Il 67% del personale tecnico amministrativo è donna, a fronte di una media del 57% in Italia. Inoltre, 1 ricercatore su 2 è donna, e il 61.68% della popolazione studentesca in UniTo è di sesso femminile, contro una media italiana del 56%.
Nel ranking di THE, l’Italia è il terzo paese più rappresentato, per numero di istituzioni che rientrano in classifica, dopo Regno Unito e Germania. Guidano la classifica le Università inglesi - Oxford, Cambridge e Imperial College di Londra - seguite da ETH di Zurigo e University College di Londra.
Commentando i risultati del sistema accademico italiano, Times Higher Education spiega come la differenza di budget per l’istruzione superiore in Italia rispetto ai Paesi che ottengono le prime posizioni è sicuramente un elemento che inibisce risultati migliori. Nel 2014, il budget italiano ammontava a 13 miliardi di euro (circa 9 miliardi di sterline), mentre il budget del Regno Unito (Paese che domina la classifica), arrivava a 30 miliardi di sterline.
Una prima conseguenza di questo dato, continua il commento di THE, è un rapporto numerico docenti-studenti sbilanciato: se nel Regno Unito c’è un docente ogni 20 studenti, in Italia a un singolo docente corrispondono in media 30 studenti. Un altro elemento, questo, che i parametri di THE considerano penalizzante.
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