Long-Term Investors@UniTo, un nuovo network di ricerca economico-finanziario per la crescita italiana
Presentato il nuovo polo di ricerca specializzato negli investimenti di medio e lungo termine realizzato da UniTo in collaborazione con alcuni dei maggiori market player del settore.
L’Università di Torino insieme al Collegio Carlo Alberto, con il supporto di importanti partner privati, tra cui Compagnia di San Paolo, Equiter, Ersel Spa, Fondaco, Intesa Sanpaolo, Reale Group, ha istituito il think tank Long-Term Investors@UniTo, un nuovo polo di ricerca che permetterà di affrontare e sviluppare le tematiche legate all’investimento di lungo periodo, attraverso la ricerca, in particolare l’uso avanzato di nuovi dati, la sua discussione con i regulator, e la formazione. Il progetto, che avrà una durata di almeno 5 anni, prevede un investimento complessivo di oltre 1 milione e 200 mila euro (260.000 euro per anno).
In un contesto in cui il finanziamento degli investimenti di lungo termine e - di conseguenza - della crescita economica è messo a repentaglio, anche dalle scarsità di fondi pubblici, e i mercati finanziari appaiono sempre più instabili e fragili, il ruolo degli investitori a lungo termine (fondazioni bancarie, fondazioni no profit, compagnie di assicurazione, fondi pensione, pubblici e privati, fondi strutturali, endowment, wealth manager e family office), diventa cruciale. Essi infatti, proprio perché devono realizzare obiettivi di lungo periodo, possono sostenere le esigenze di finanziamento dell’economia reale senza destabilizzare i mercati finanziari con attività speculative.
Soltanto gli investitori - istituzionali e non - che investono con un orizzonte di lungo periodo - possono colmare il gap tra le esigenze di finanziamento dell’economia e la scarsità di fondi ad esse dedicati, garantendo al tempo stesso stabilità al sistema finanziario. Nel 2016 si stimava che i soli investitori istituzionali gestissero, a livello mondiale, 210 mila miliardi di dollari di attivi.
Long-Term Investors@UniTo si avvarrà dei migliori esperti internazionali nel campo, reclutati tramite bandi competitivi. L’attività di ricerca su questi temi è infatti in grande fermento, ma i modelli elaborati ad hoc per descrivere il comportamento degli investitori a lungo termine necessitano di dati reali per essere testati e calibrati.
Questo nuovo network di ricerca garantisce questo approccio top down e mette in atto un partenariato pubblico-privato, in cui i partner privati, tra i più importanti investitori italiani, offrono ai ricercatori l’accesso a dati anonimizzati per consentire ricerche ben documentate, basate su dati sinora non usati. "Per quanto sembri paradossale", sostiene la Prof.ssa Elisa Luciano, coordinatrice del progetto, "vista l'importanza di questi investitori a livello globale, purtroppo, poco è noto della loro operatività perché molte volte i dati sono dati privati. Noi siamo contenti di cooperare con degli investitori veri, pur mantenendo l'indipendenza nella ricerca e pur facendo ricerca che non è business oriented per poter avere da un lato, l'accesso ai dati e dall'altro per poter avere l'opportunità poi di discutere i risultati della ricerca con gli investitori stessi."