L'oblio, l'altro volto della memoria?
Dal negazionismo alla cancellazione della memoria, fino all’amnistia: linguisti, storici, giuristi e filosofi a confronto nel convegno organizzato dalla Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino.
L’oblio come negazione dell’evidenza, ovvero il negazionismo, o come cancellazione della memoria, come nel caso dei rom. E poi il dovere etico e morale di contrastare l’oblio insegnando la Shoa. Ma anche l’oblio che nel diritto prende il nome di amnistia. L'oblio è ‘tutto ciò che non è memoria’, o è la sua negazione? È una nozione elementare, uguale sempre e ovunque, oppure opera in modi diversi nel tempo, nei luoghi e nelle circostanze? O tutte e due le cose?
La Scuola di Studi Superiori Ferdinando Rossi dell’Università di Torino (SSST) affida le risposte a linguisti, storici, giuristi e filosofi, invitati a confrontarsi in occasione del convegno “L’oblio, l’altro volto della memoria?”, in programma giovedì 4 novembre - dalle 9:00 alle 16:30 - al Circolo dei Lettori di Torino (Sala Gioco, via Bogino 9).
Una tematica affascinante quanto controversa quella dell’oblio, analizzata con lo sguardo di diverse discipline che ne mettono in luce le numerose sfaccettature. Si parte con la linguistica e Le parole dell’oblio (Fabrizio Pennacchietti e Alessandro Vitale Brovarone, Università di Torino) per proseguire con La neurobiologia dell’oblio (Ferdinando Fiumara, UniTo) e arrivare a Cosa può essere dimenticato: teoria e prassi della selezione in archivi e biblioteche (Stefano Benedetto, Archivio di Stato di Torino e Giovanni Saccani, Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino). Tocca poi alla lettura della storia, con Le memorie dei luoghi labili: tracce di deportati e di migranti (Marco Buttino, Università di Torino) e – a chiusura della sessione del mattino – all’oblio nel diritto: il problema dell’amnistia (Pier Paolo Portinaro, UniTo).
E poi l’oblio come negazione dell’evidenza. Logica e storia del negazionismo dal 1945 ad oggi, nell’età del web (Claudio Vercelli, Università Cattolica di Milano) – con cui riprende alle 13:30 la sessione del pomeriggio – e l’Oblio come cancellazione: il caso dei rom (Rosa Corbelletto, Università di Torino). A seguire Il dovere etico e morale di contrastare l’oblio. Insegnare la Shoah: metodologie ed esperienze (Maria Elena Ingianni, Scuola ebraica di Torino “Emanuele Artom”) e Diritto all’oblio, dovere della memoria (Umberto Ambrosoli, Avvocato penalista). La carrellata di interventi si conclude con Oblio e letargo: storia breve di venticinque secoli di poesia (Piero Boitani, Università La Sapienza, Roma).
Ingresso libero con Green pass, fino a esaurimento posti disponibili. Per informazioni: www.ssst.unito.it