A lezione con i Maasai... a Grugliasco
Veterinari cooperatori e capi tribù al Campus di Agraria e Veterinaria per parlare delle sfide del pastoralismo nel terzo millennio
Una delegazione di capi Maasai arriva al Campus di Agraria e Veterinaria di Grugliasco. Non si tratta di nuovi visiting professor, ma di testimoni diretti delle difficoltà che la popolazione, stanziata tra il Kenia e la Tanzania, sta affrontando a causa delle problematiche sanitarie che affliggono il bestiame.
L’occasione è il seminario/tavola rotonda dal titolo "Maasai e pastoralismo: esiste un futuro?", organizzato dal CISAO - Centro Interdipartimentale di Ricerca e Cooperazione tecnico-scientifica con l’Africa dell’Università di Torino in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze Veterinarie e Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari che si svolge oggi, martedì 11 ottobre alle 14.30, al Campus di Grugliasco.
Un legame fondamentale quello tra i Maasai, popolo di pastori transumanti, e i bovini, che costituiscono la base sociale, culturale ed economica di questo popolo. Il bovino fornisce ai Maasai il latte per l'alimentazione, la sua vendita permette il guadagno necessario per sopravvivere, ed è l'unica dote di matrimonio che viene accettata dalla famiglia della futura sposa.
Il difficile accesso a un vaccino che protegga i bovini da una malattia trasmessa da zecche - la East Cost Fever (ECF) - che arriva a uccidere 80 bovini su 100 nei primi 6 mesi di vita sta minando la possibilità di sopravvivenza dei Maasai.
Attraverso le testimonianze dirette degli allevatori Maasai e dei veterinari dell'Associazione VetsforMaasai, aiutati da brevi filmati e presentazioni, verranno descritte le problematiche legate al pastoralismo in quell’area del mondo: i problemi sanitari del bestiame e dell’allevamento, gli aspetti di conservazione e gestione delle aree protette, dei parchi, delle riserve naturali e i conflitti tra allevamento, agricoltura, fauna selvatica e turismo.