Le orme dei desaparecidos all’Arsenale della Pace
È arrivata a Torino la mostra Huellas de la Memoria di Alfredo López Casanova
Decine e decine di scarpe, consumate, sformate, sbiadite, cariche di sofferenza e di dolore arrivano dal Messico e dall’America Latina. Appartengono a coloro che da tempo, cercano ovunque e senza sosta i propri familiari desaparecidos (scomparsi), tra l’indifferenza e il silenzio delle autorità. Incise sotto la suola, con poche parole e trasferite sui fogli di carta, le orme verdi raccontano le storie delle vittime di sparizione forzata.
Le scarpe sono state raccolte dal Colectivo Huellas de la Memoria su iniziativa dell’artista messicano Alfredo López Casanova e la mostra forma parte di una campagna che usa l’arte per continuare a denunciare il gravissimo fenomeno della sparizione forzata.
Dopo aver girato tutto il continente americano, poi l’Europa (Inghilterra, Spagna, Germania, Francia), l’installazione approda a Torino.
In Messico oltre 30.000 persone sono scomparse dal 1969 ai nostri giorni, ma i desaparecidos non appartengono soltanto a realtà sociali lontane da noi: in tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo questa condizione riguarda decine di migliaia di migranti che scompaiono durante il loro viaggio in mare o mentre attraversano vasti territori dell’Africa e dell’Asia, e infine si perdono le tracce di molti di loro in Europa.
Sollecitando i visitatori a non dimenticare chi è scomparso e a non ignorare le tragedie che quotidianamente accadono nel nostro mondo, questa mostra vuole dunque essere un appello al rispetto dei diritti umani e un messaggio di pace universale.