La Torino di De Sanctis: una mostra documentaria e un ciclo di lectiones aperte al pubblico
Evento conclusivo delle Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017)
Nella suggestiva cornice della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino (Torino, Piazza Carlo Alberto, 3) avrà luogo dal 16 novembre 2019 fino al 20 febbraio 2020 la mostra documentaria "Francesco De Sanctis e Torino", evento conclusivo delle Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017).
La mostra, allestita grazie allo straordinario lavoro di un gruppo di studenti tirocinanti dei corsi di laurea in DAMS e Scienze della Comunicazione e che vede l'esposizione di documenti e volumi provenienti anche dalle collezioni universitarie (Archivio storico, Biblioteca "Norberto Bobbio", Biblioteca storica "Arturo Graf"), si articolerà in cinque percorsi espositivi: De Sanctis esule a Torino; Lontano da Torino: corrispondenze da Zurigo; Torino capitale e De Sanctis ministro e giornalista; Gli anni della “Storia della letteratura italiana” e del “Viaggio elettorale”; Lettori piemontesi di De Sanctis e ripercorrerà le esperienze letterarie e politiche maturate dall'autore della Storia della letteratura italiana nel capoluogo piemontese.
Torino rappresenta una tappa cruciale per la vita e per la fortuna critica di De Sanctis: arrivato la prima volta da esule nel 1853, è rifiutato dall'ambiente accademico ma, collaborando con i periodici locali e lavorando come insegnante privato, getta le basi del suo pensiero critico prima di allontanarsi alla volta del Politecnico di Zurigo. Il secondo soggiorno in Piemonte è connotato dall'esperienza di deputato e primo ministro dell’Istruzione nella neonata Italia unita.
Prima di essere eletto, per promuovere la propria candidatura come deputato del collegio elettorale di Lacedonia (Avellino), nel gennaio del 1875 De Sanctis compie un viaggio nella sua provincia natia: il resoconto di quell'esperienza viene pubblicato in volume nel 1876 con il titolo "Un viaggio elettorale". Il racconto esce a puntate sulla Gazzetta di Torino e si apre con una lettera dedicatoria all'ex allieva Virginia Basco, nella quale l’autore dichiara di non aver dimenticato il sostegno e l’affetto dei gentili torinesi. Il Viaggio è una vera e propria opera narrativa, che segue il modello consegnato alla tradizione romantica da Heine e Sterne. Il manoscritto originale de "Un viaggio elettorale" sarà tra i documenti esposti nella mostra.
Nel corso del Novecento la rilettura della sua opera ha offerto la possibilità di un nuovo ritorno di De Sanctis nella Torino di Gramsci e di Gobetti, dei maestri della Scuola Storica e di giovani critici tra i protagonisti del dibattito culturale del secolo. All'ombra della Mole, sulla cattedra di Graf, Umberto Cosmo (1868-1944), primo in Italia, tra il 1911 e il 1913 dedica a De Sanctis lezioni assai innovative per l’epoca e la sede: Cosmo si interessa infatti non solo agli aspetti critico-estetici degli scritti desanctisiani ma anche alla sua moderna concezione di letteratura come imprescindibile base educativa e strumento di lotta culturale. Dagli anni Cinquanta i poderosi ed eleganti volumi blu scuro dell'Opera di Francesco De Sanctis pubblicati da Einaudi hanno costituito parte cospicua della cultura italiana del nostro tempo.
Oltre alla mostra è previsto un ciclo di Lezioni magistrali desanctisiane tenute dai maggiori studiosi dell'opera di De Sanctis. Sarà affidato al Prof. Toni Iermano degli Università degli Studi di Cassino e del Lazio meridionale l'apertura del ciclo proprio con una lezione che approfondisce il ruolo del Maestro tra lavoro intellettuale e militanza politica proprio a Torino.