La ricerca si racconta in un pitch
L’Università di Torino presenta i risultati e gli sviluppi dei progetti di ricerca di Ateneo finanziati dalla Compagnia di San Paolo negli anni 2011- 2012
“Creare, valorizzare e disseminare conoscenza per generare opportunità di sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio”: questa è la missione dell’Università di Torino secondo il Piano Strategico 2016-2020.
Seguendo questo obiettivo UniTO ha scelto di restituire al territorio l’impegno, i percorsi, l’impatto del lavoro di ricercatori e ricercatrici e i risultati dei progetti di ricerca di Ateneo finanziati negli anni 2011 e 2012 nel quadro della Convenzione con la Compagnia di San Paolo, che ha rappresentato e continua a rappresentare uno strumento innovativo per la gestione dei finanziamenti destinati all’Ateneo.
E per farlo l'Università ha organizzato un evento pubblico al Campus Luigi Einaudi, dove i ricercatori e le ricercatrici hanno presentato il loro lavoro alla cittadinanza in brevi pitch, di fronte al Presidente di Compagnia di San Paolo Francesco Profumo, al Rettore Gianmaria Ajani, alla Direttrice Generale Loredana Segreto.
Nel contesto della ricerca scientifica sono stati finanziati, con oltre 14 milioni di euro, 81 progetti suddivisi in 3 aree (Life Science, Physical Science and Engineering e Social Science and Humanities). Sono 1.352 le persone coinvolte, di cui 615 donne, 1.294 le pubblicazioni, 249 le collaborazioni con Università e centri di ricerca e 16 quelle con imprese.
I 14 milioni di euro investiti in progetti di ricerca hanno permesso di raccogliere ulteriori fondi per oltre 12,5 milioni di euro dai vari finanziamenti europei, nazionali e regionali: per ogni euro investito c'è stato un ritorno di 87 centesimi (stima per difetto).
“La Compagnia vuole usare le risorse che fanno parte del suo patrimonio come agente di sviluppo, vuole favorire processi di sviluppo territoriale - spiega Massimo Coda, responsabile della Direzione Aree Istituzionali di Compagnia di San Paolo -. Finanziare la ricerca è uno dei modi più intelligenti in cui possiamo farlo nel senso che creiamo, favoriamo la crescita delle istituzioni formative, favoriamo l’accumulo delle conoscenze, e possibilmente anche di fattori competitivi a vantaggio delle aziende del territorio, tali da generare occupazione, reddito, crescita”.
I risultati dei progetti sono pubblicati sotto forma di racconti scritti dai ricercatori anche su Frida, il Forum della Ricerca di Ateneo.