La Casa nel Parco, un progetto di ospedalizzazione domiciliare che unisce tecnologia e medicina
Il progetto da 11 milioni di euro ha vinto, primo in graduatoria, il bando Piattaforma tecnologica «Salute e Benessere» e sarà co-finanziato con 5 milioni e mezzo di Euro dalla Regione Piemonte.
Martedì 25 maggio, nell’Aula Lenti dell’Ospedale Molinette, è stato presentato il progetto di ricerca sull’ospedalizzazione domiciliare “La Casa nel Parco”, realizzato da un consorzio formato da quindici imprese, Università e Politecnico di Torino, Collegio Carlo Alberto, Fondazione ISI e dagli ospedali Città della Salute e della Scienza di Torino, Ospedale Maggiore di Novara, San Luigi di Orbassano e Fondazione Don Gnocchi.
La Casa nel Parco svilupperà un nuovo modello organizzativo informatizzato per gestire tutte le fasi dell’ospedalizzazione domiciliare. Partendo dall’esperienza più che decennale di Città della Salute con i reparti di Geriatria del Prof. Giancarlo Isaia, di Radiologia del Dott. Ottavio Davini e di Pneumologia Infantile della Dott.ssa Elisabetta Bignamini. La Casa nel Parco costruirà una soluzione informatica a supporto di medici e pazienti mettendo assieme tecnologie di Internet of Medical Things da collocare a casa dei pazienti, Intelligenza Artificiale e gestione dei processi.
La Casa nel Parco adotterà un approccio partecipativo coinvolgendo nella progettazione dei servizi cittadini, pazienti e operatori medici e svilupperà anche strumenti per la progettazione partecipata del nuovo Parco della Salute, della Ricerca e della Innovazione. Il processo di partecipazione sarà supportato dalla piattaforma FirstLife, un social network civico sviluppato dal Dipartimento di Informatica dell’Università di Torino, basato su una mappa interattiva e già utilizzato in varie iniziative sul territorio (i progetti europei WeGovNow! e Co-City).
Il modello di ospedalizzazione
domiciliare e le tecnologie sviluppati nel progetto e sottoposti a studi
clinici per validarne l’efficacia, una volta portati sul mercato,
potranno esser utilizzati in altri ospedali, e in prospettiva dal Parco
della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e dal Parco
della Salute e della Scienza di Novara.
I processi non devono solo essere ottimizzati rispetto all’uso delle risorse, ma devono essere anche conformi alle normative sia in ambito sanitario che in ambito di sicurezza informatica e di privacy, ultimo il recente regolamento Europeo su Data Protection (GDPR), nonché devono essere presi in considerazione gli aspetti etici, dato che si propone ai pazienti una alternativa al processo di cura tradizionale. La ricchezza di dati raccolti dalla piattaforma di Internet of Medical Things, dai processi e i dati provenienti dagli ospedali formerà su una piattaforma di studi clinici la base per l’applicazione di algoritmi di Intelligenza Artificiale – come quelli sviluppati da Fondazione ISI – per lo studio avanzato dei metodi di cura sperimentati.
«Il futuro Parco della Salute, della Ricerca e dell’Innovazione», ha dichiarato il Commissario Gian Paolo Zanetta di Città della Salute e della Scienza, «sarà anche un’occasione per creare un polo della ricerca in ambito sanitario che metta assieme organismi di ricerca, aziende con il contributo dellaRegione Piemonte. Per questo ho creduto fin dall’inizio nel progetto La Casa nel Parco».
«È ormai provato che il modello dell’ospedalizzazione domiciliare ha molti vantaggi per i pazienti», ha spiegato il Prof. Giancarlo Isaia dell’Università di Torino. «Dalla migliore qualità di vita per il paziente e un rallentamento del decadimento cognitivo e fisico ad una minore incidenza di complicanze e di reingressi in ospedale. Nonché vantaggi per la famiglia del ricoverato».
«La Casa nel Parco è un’impresa interdisciplinare che vede coinvolti diversi dipartimenti dell’Università di Torino: dai Dipartimenti di Medicina e Farmacia a quello di Informatica, da Giurisprudenza a Filosofia», ha sottolineato il Coordinatore scientifico del progetto Guido Boella, Vicedirettore alla ricerca del Dipartimento di Informatica.
«La qualità dei progetti del bando Piattaforma tecnologica Salute e Benessere è stata molto alta» ha commentato l'Assessora alle attività produttive Giuseppina De Santis «Siamo soddisfatti di come il mondo della ricerca pubblica e delle imprese abbiano risposto a questa opportunità. L’inclusione tra i beneficiari di aziende e presidi ospedalieri, chiamati ad operare con il ruolo di utilizzatori finali, è l'elemento forte dell'iniziativa. Ciò permetterà a La Casa nel Parco, così come agli altri progetti, di realizzare effetti tangibili nel breve periodo».
«Studi scientifici provano anche i minori costi di questo modello, ma è necessario rivedere i processi amministrativi, dematerializzarli e, tramite simulazioni informatiche, stabilire quali siano le risorse necessarie da impiegare e dove trovare l’equilibrio costi-benefici», ha aggiunto il Prof. Pietro Terna, Presidente del Collegio Carlo Alberto.