Intelligenza artificiale a supporto dei musei, finanziato il progetto di ricerca UniTo
"Art-Ificial in Support of Museums" è uno dei tre vincitori del bando Intelligenza Artificiale, uomo e società della Compagnia di San Paolo
L’intelligenza artificiale coinvolge ormai buona parte della nostra vita quotidiana. E anche il mondo della cultura ne beneficia. Il progetto "Art-Ificial in Support of Museums" - uno dei tre vincitori del Bando Intelligenza Artificiale, uomo e società della Compagnia di San Paolo - ha l'obiettivo di connettere musei e tecnologia per offrire alle persone una visita personalizzata e un’esperienza innovativa.
Capofila del progetto è l’Università di Torino con il Dipartimento di Scienze Economico-Sociali e Matematico-Statistiche (Esomas); il principal Investigator è il prof. Giovanni Mastrobuoni, docente di economia politica a UniTo. L'iniziativa coinvolge sette dei più importanti musei torinesi, con l’opportunità di raccogliere dati di circa 2,4 milioni visitatori per anno che rappresentano i 2/3 di tutti i visitatori dei musei nell’area metropolitana di Torino.
Attualmente i musei dell’area metropolitana torinese fanno scelte gestionali utilizzando un approccio qualitativo. Il progetto intende supportarli utilizzando, invece, un approccio quantitativo avvalendosi di big data, algoritmi statistici e tecniche di machine learning. In particolare, ci si pone l’obiettivo di fare un’analisi predittiva dei flussi di visitatori e di aumentare i profitti dei musei attraverso la discriminazione del prezzo di ingresso che, ora, tende a variare poco per tipologia di visitatori così come per giorno e orario della visita.
Avere informazioni più analitiche permetterebbe ai musei di gestire in maniera ottimale il flusso di visitatori, aumentando la sicurezza e la soddisfazione dei visitatori, risparmiando tempo e risorse, offrendo servizi migliori al bookshop e alla caffetteria e, infine, permettendo di attuare il distanziamento sociale imposto dalla pandemia del Covid-19.
Il progetto si propone anche di offrire ai musei la possibilità di sviluppare tour virtuali, ancora pochissimo utilizzati nei musei dell’area torinese, che permettano un’interazione tra virtuale e reale e tra musei diversi.
Infine, per rendere più personalizzata l’esperienza di visita museale sarà sviluppata un’App, I-Muse, che permetterà ai visitatori, con l’ausilio di QR-code consultabili presso le singole opere museali, di approfondire la propria conoscenza e trovare connessioni tra opere presenti in diversi musei. Collaborano al progetto il Big Data Analysis Lab della Città di Torino, l’Associazione Abbonamento Musei e l’Osservatorio Culturale del Piemonte.