L'università e le sfide dell'Industria 4.0
Un confronto pubblico sul contributo che l'Università e Politecnico di Torino possono dare alla diffusione dell'innovazione 4.0 nel tessuto produttivo nazionale e locale.
Venerdì 1° dicembre nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi si è tenuto il secondo incontro ‘Impresa innovativa e sviluppo’ del ciclo di eventi ‘Unito Spazio Pubblico - L'Università per la città e il territorio’, organizzato dall’Università di Torino, per promuovere il ruolo pubblico dell’Ateneo nel dibattito politico sulle prospettive strategiche per lo sviluppo della città e della regione. Un'occasione di confronto sul contributo che Università e Politecnico di Torino possono dare alla circolazione dell'innovazione 4.0 nell'economia locale e dei rapporti sempre più stretti fra gli attori del territorio nell'ambito delle politiche industriali locali.
Discutere della cosiddetta Industria 4.0 vuol dire analizzare la diffusione delle innovazioni tecnologiche nel tessuto produttivo e su come queste ultime influenzano le performance delle imprese. Questo modello di sviluppo quindi, porta con sé sfide nell’ambito delle quali le istituzione accademiche possono esprimere punti di forza in grado di assolvere un ruolo chiave nell’ecosistema dell’innovazione. Sia nell’agevolare la transizione verso il nuovo paradigma, sia nel massimizzare le opportunità per le imprese e gli attori del territorio.
Nei due Atenei torinesi infatti si concentrano competenze, eterogenee e complementari, riferibili tanto ai presupposti quanto alle conseguenze implicate nel modello dell’Industria 4.0 per la presenza di ambiti di ricerca interdisciplinare cruciali in questo quadro, come tutte le componenti riferibili ai modelli organizzativi e allo sviluppo delle risorse umane.
"La sfida lanciata dall'Industria 4.0 - ha spiegato Marcello Baricco, Vice-Rettore alla Semplificazione dell'Università di
Torino -
chiede agli atenei di cambiare pelle, di sviluppare competenze interdisciplinari e di conciliare ricerca di base e ricerca applicata, senza però scindere questi due approcci che sono essenziali per fare davvero innovazione. Bisogna rafforzare inoltre il contatto con le aziende proprio perché solo attraverso una progettazione comune si possono ottenere buoni risultati".
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