Il pubblico dominio tra riforma del copyright e bene comune
Dal 29 novembre al 3 dicembre 2016 "Pubblico Dominio #openfestival", cinque giorni di conferenze, incontri, laboratori, mostre e spettacoli.
Il primo gennaio di ogni anno parte dell'immenso patrimonio mondiale di conoscenza, arte e letteratura diviene liberamente disponibile per chiunque: un tesoro comune utilizzabile per i fini più diversi. La scadenza dei termini di tutela del copyright sulle opere prodotte da autori deceduti da settant' anni, consente infatti l'ingresso di migliaia di "nuove" opere nel Pubblico Dominio.
Per offrire un’occasione ulteriore, accresciuta e potenziata, di visibilità e sostanza a tali tematiche, nasce a Torino il Pubblico Dominio #openfestival. Oltre quaranta eventi speciali suddivisi in tre macro-contenitori, Laboratori, Incontri e Spettacoli, con specifici focus: Mostre e presentazioni di libri; Arti Figurative; Musica; Teatro; Cinema; Scuole; Mondo fantastico; Mondo Wiki; Mondo Open.
Il festival inaugura martedì 29 novembre alle ore 09.15 nell’Aula Magna Cavallerizza dell’Università di Torino, con l’incontro in diretta streaming Il pubblico dominio tra riforma del copyright e bene comune, a cui parteciperanno tra gli altri Julia Reda (europarlamentare), di Susan Reilly (LIBER), Rosa Maiello (Università degli Studi di Napoli), Juan Carlos De Martin e Alessandro Cogo (Centro Nexa del Politecnico di Torino), Enrico Pasini e Leonardo Caffo (Università degli Studi di Torino). A corollario, alcune incursioni teatrali basate su opere di Pubblico Dominio, curate dalla Fondazione Teatro Nuovo per la danza. In chiusura di giornata, alle ore 21.00, la festa di inaugurazione con il concerto dei Melodrum Ensemble alla Biblioteca civica musicale Andrea Della Corte (corso Francia, 186), a ingresso libero e in diretta streaming, a cura di Border Radio.
I diversi ambiti della cultura open e del Pubblico Dominio investono trasversalmente il mondo delle biblioteche, dei musei e degli archivi, innescando sinergie e molteplici applicazioni possibili: l'organizzazione di eventi e di attività culturali; la digitalizzazione, diffusione e valorizzazione dei patrimoni documentari; il potenziamento delle occasioni di dialogo e di scambio con la cittadinanza. Prendono vita all'interno di un servizio pubblico di accesso alla conoscenza e di partecipazione culturale e si diffondono in maniera virale, contagiando in modo “attivo e proattivo”, le diverse realtà culturali del territorio. La biblioteca, il museo, il centro culturale diventano luoghi di conoscenza condivisa, generatori di benessere sociale, laboratori in cui si apprendono, si conoscono e si ri-usano i contenuti in pubblico dominio.
Il PDOF è una festa, un grande contenitore in cui tutti possono apprendere il significato del pubblico dominio e delle culture che promuovono la massima accessibilità, apprezzarne la valenza etica ed economica, in ogni campo della conoscenza umana. Un'occasione di condivisione, di collaborazione, di valorizzazione di idee, opere e contenuti, per stimolare crescita e livello d’interesse nei cittadini di qualsiasi fascia d’età o livello di competenza.