Il Prof. Giancarlo Cravotto premiato dalla giuria internazionale del RoGUILTLESSPLASTIC Prize 2023
Il progetto “Innovative green technology in water recycling” sfrutta la cavitazione idrodinamica ed il plasma per bonificare e riciclare l'acqua.
Il progetto "Innovative green technology in water recycling", coordinato dal Prof. Giancarlo Cravotto, docente di Chimica Organica al Dipartimento di Scienza e Tecnologia del Farmaco dell'Università di Torino, è stato selezionato fra i duecento finalisti del RoPlastic Prize 2023, challenge globale del progetto internazionale RoGUILTLESSPLASTIC a cura di Rossana Orlandi e Nicoletta Orlandi Brugnoni che, per questa quinta edizione, è stato annoverato all'interno del palinsesto ufficiale della Milano Design Week organizzato dal Comune di Milano. RoGUILTLESSPLASTIC, inoltre, ha ottenuto i patrocini del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e di ADI - Associazione per il Disegno Industriale.
"Innovative green technology in water recycling" ha concorso per la categoria Emerging High Technology, assistita dalla partnership di Gruppo CAP, ed è stato inserito all'interno della RoPlastic Prize 2023 Finalists Exhibition a Palazzo Bandella, dal 17 al 23 aprile in occasione della Milano Design Week.
La Giuria Internazionale, presieduta da Alessandro Russo, CEO di CAP Holding SpA (servizio idrico integrato della Città Metropolitana di Milano) e composta da figure apicali nei settori coinvolti nel tema delle categorie del Premio, in occasione del Jury Meeting del 20 Aprile scorso, ha assegnato a "Innovative green technology in water recycling" il secondo posto della categoria d'appartenenza.
La tecnologia innovativa su scala pilota illustrata dal Prof. Cravotto, a cui hanno collaborato la Prof.ssa Emanuela Calcio Gaudino, il Dott. Giorgio Grillo e il Dott. Federico Verdini, sfrutta l’effetto sinergico della cavitazione idrodinamica ed il plasma atmosferico per bonificare e riciclare l'acqua. Il processo fisico testato su matrici complesse come i percolati delle discariche torinesi, i reflui di aziende farmaceutiche ed alimentari, ha dimostrato eccezionale efficacia sia dal punto di vista microbiologico che sugli inquinanti organici. Anche molecole recalcitranti ai processi ossidativi come alcuni comuni antibiotici di uso veterinario sono completamente degradati senza aggiunta di agenti chimici.