Il progetto CANP - la CasaNelParco vince la prima edizione del premio IR20 "Innovazione e Ricerca 2020"
Con la motivazione di essere già idoneo a promettenti sviluppi applicativi futuri sull'utilizzo dell'ict nell'ottica di decentrare le cure sanitarie a giuria ha voluto così premiare un'iniziativa che è anche finanziata con il Por Fesr 2014-2020 con 5,5 mi
È il progetto “CANP – la CasaNelParco”, realizzato da un consorzio formato dall'Università di Torino, imprese, organismi di ricerca, pmi e dagli ospedali Città della Salute e della Scienza di Torino, Ospedale Maggiore di Novara, San Luigi di Orbassano e Fondazione Don Gnocchi, il vincitore assoluto della prima edizione del premio IR20 "Innovazione e Ricerca 2020", iniziativa di comunicazione sul sistema della ricerca in Piemonte che si è svolta il 24 maggio 2021 al Museo Egizio di Torino.
“La Casa nel Parco” propone soluzioni per l’e-health come applicazione di tecnologie ICT nella gestione dei processi sanitari, nella telemedicina e telemonitoraggio, allo scopo di supportare l’accessibilità e interoperabilità delle informazioni e dei servizi sanitari, il decentramento della cura, la razionalizzazione delle risorse ed il miglioramento dei percorsi assistenziali. Il focus principale è l’ospedalizzazione a domicilio, nel contesto dei due Parchi della Salute e della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e di Novara.
Il progetto si sviluppa attraverso un approccio interdisciplinare basato su una visione human-centered, ed è realizzato grazie ad un insieme di tecnologie di avanguardia, per supportare l’autonomia del paziente a prendersi cura di sé ed al tempo stesso dare la possibilità di gestire il rapporto con i medici, tenendo in alta considerazione la sostenibilità della soluzione complessiva. “La Casa nel Parco” mette al centro il rapporto umano tra paziente, familiari e medici e facilita la smedicalizzazione del paziente con la chiusura della cartella clinica ed il successivo passaggio ai servizi di supporto e monitoraggio, sostenendolo nella prevenzione non sanitaria e nel seguire uno stile di vita adeguato. Ciò assicurerà un reinserimento del paziente nella vita quotidiana affinché sia una vita in sicurezza.
Per raggiungere questi obiettivi verranno utilizzate tecnologie oltre lo stato dell’arte: dall’Intelligenza Artificiale all’Internet of Things, dal Business Process Management (BPM) a social network per permettere la partecipazione degli stakeholder alla progettazione dell’ospedale e dei servizi.
Con la motivazione di essere già idoneo a promettenti sviluppi applicativi futuri sull'utilizzo dell'ict nell'ottica di decentrare le cure sanitarie a giuria ha voluto così premiare un'iniziativa che, tra l'altro, è anche finanziata con il Por Fesr 2014-2020 con 5,5 milioni di contributi.